Carta del docente 2024 verso la scadenza: quanto vale e chi può richiederla

Il bonus docenti di 500€ scade il 31 agosto 2024. Gli importi non usati si sommano all'anno successivo, così da avere più flessibilità nel budget

Pubblicato: 5 Agosto 2024 19:51

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Con l’avvicinarsi del 31 agosto, i docenti italiani si trovano di fronte a un’importante scadenza: l’uso della Carta del docente. Questo bonus di 500 euro, fondamentale per la crescita professionale degli insegnanti, è un’opportunità da non perdere. Ma come funziona esattamente, e soprattutto quali sono le novità di quest’anno?

Scadenze del bonus: cosa bisogna sapere

Il bonus per l’anno accademico 2023/2024 deve essere utilizzato entro il 31 agosto 2024. Se l’importo non viene completamente speso, la parte residua si sommerà al credito del prossimo anno accademico, 2024/2025. Questa possibilità di cumulo consente agli insegnanti di gestire in maniera flessibile il proprio budget per la formazione.

Diversa è la situazione per quanto riguarda il bonus relativo all’anno accademico 2022/2023. Tale bonus deve essere speso improrogabilmente entro il 31 agosto 2024. Qualsiasi somma non utilizzata entro questa data verrà trattenuta e non sarà più accessibile. Ciò include anche i buoni generati ma non spesi o non validati in tempo dagli esercenti.

Secondo l’articolo 6, comma 6, del Dpcm del 28 novembre 2016, le somme non utilizzate entro la fine dell’anno scolastico vengono accreditate per l’anno successivo. Ma, se i buoni non sono stati validati entro la scadenza, non possono essere rimborsati o utilizzati oltre tale data.

Interpretazione delle scadenze sul portale della carta del docente

Sul portale ufficiale della Carta del docente, è chiaramente indicato in caps-lock che “per spendere il bonus hai tempo fino al 31 agosto 2024”. I buoni devono essere validati, ovvero riscattati presso i rivenditori, entro il termine del 31 agosto di ciascun anno. Dopo questa data, la piattaforma del Ministero dell’Istruzione viene aggiornata e sospesa temporaneamente, rendendo impossibile la validazione dei buoni generati.

Se un buono viene emesso prima del 31 agosto ma non viene utilizzato o validato in tempo, non sarà possibile utilizzarlo nell’anno successivo. Le somme non spese verranno integrate nel credito dell’anno scolastico successivo, offrendo comunque una certa flessibilità nella gestione del budget.

Un bonus che fa la differenza

La Carta del docente è più di un semplice incentivo: è un investimento nel futuro dell’istruzione. Introdotta dal Ministero dell’Istruzione come parte della legge 107 del 2016, conosciuta come la “Buona Scuola”, la carta mira a potenziare le competenze dei docenti attraverso l’aggiornamento professionale e culturale.

Ogni anno, gli insegnanti di ruolo, i supplenti annuali e alcune categorie di precari ricevono un credito di 500 euro. Questo denaro può essere speso in modo strategico per migliorare le loro capacità didattiche e arricchire l’esperienza educativa offerta agli studenti.

Il bonus non è limitato solo agli insegnanti a tempo indeterminato. Anche coloro che si trovano in periodo di prova, con contratti di supplenza annuale, o che operano in contesti speciali come scuole all’estero o istituti militari, possono beneficiare di questa iniziativa. È un riconoscimento della diversità del corpo docente italiano e dell’importanza di supportare tutti i professionisti dell’istruzione nel loro percorso di crescita.

Opportunità di spesa: libri, tecnologia e cultura

La vera forza della Carta del docente risiede nella sua versatilità. Gli insegnanti possono utilizzare il bonus per acquistare diversi oggetti, sia online che offline. Tra le opzioni disponibili:

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