Assegno di inclusione e Supporto formazione e lavoro: i nuovi requisiti

Le novità sul fronte dell'Isee e del reddito familiare per l'Adi ed Sfl: salgono le soglie e aumenta così la platea dei beneficiari

Pubblicato: 15 Gennaio 2025 18:14

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Nel 2025 cambiano le soglie per accedere all’Assegno di inclusione e al Supporto per la formazione e il lavoro, le due misure che hanno preso il posto del fu Reddito di cittadinanza.

È la legge 207 del 30 dicembre 2024, meglio nota come Manovra 2025, a stabilire i nuovi requisiti correlati all’Isee e al reddito familiare in vigore a partire dall’1 gennaio 2025.

Come cambia l’Adi

Per quanto riguarda l’Assegno di inclusione, si stabilisce che il nucleo familiare richiedente deve essere in possesso, tra gli altri, di un Isee in corso di validità e il cui valore non sia superiore a 10.140 euro, mentre in precedenza il limite era fissato a quota 9.360 euro.

Per quanto riguarda invece il valore del reddito familiare, esso deve essere inferiore alla base di 6.500 euro annui (mentre in precedenza la soglia era fissata in 6.000 euro), moltiplicata per il corrispondente parametro nella relativa scala di equivalenza a seconda delle condizioni dei vari familiari.

Se in famiglia tutti hanno almeno 67 anni oppure c’è almeno un componente che ha 67 anni oltre a disabili gravi o persone in condizione di non autosufficienza, allora la soglia per il reddito familiare sale a 8.190 euro annui (mentre in precedenza il tetto era fissato a 7.560 euro), sempre moltiplicando tale importo per la relativa scala di equivalenza.

L’Assegno di inclusione è composto da due quote. La prima va a integrare il reddito familiare fino alle quote sopra esposte (6.500 euro annui o 8.190 euro, a seconda della situazione familiare). C’è poi la seconda quota che va a sostegno dell’affitto con contratto regolarmente registrato. L’importo è pari all’ammontare del canone di locazione fino a un massimo di 3.640 euro annui (nel 2024 erano 3.360 euro; ma se se il nucleo familiare è composto da persone tutte almeno 67enni o da 67enni oltre a disabili, la quota cala a 1.950 euro annui (1.800 euro nel 2024). Il legislatore ha infatti previsto che anziani e/o disabili siano già percettori di pensioni e sussidi.

A chi è rivolto l’Adi

L’Adi è stato pensato per quei nuclei familiari che abbiano al loro interno almeno una persona minorenne, con più di 60 anni, con disabilità o seguita dai servizi socio-sanitari perché in condizione di grave svantaggio.

Le soglie per Sfl

Per quanto riguarda invece il Supporto per la Formazione e il Lavoro, la legge eleva da 6.000 a 10.140 euro annui sia il valore massimo dell’Isee familiare sia la soglia del reddito familiare necessari per l’accesso alla misura, sempre moltiplicata per la scala di equivalenza Isee.

Inoltre, l’importo mensile del beneficio viene incrementato a 500 euro, a fronte dei precedenti 350 euro. Alla scadenza dei primi 12 mesi può essere prorogato per un periodo massimo di ulteriori 12 mesi, previo aggiornamento del patto di servizio personalizzato, se il beneficiario sta partecipando a un corso di formazione. Il beneficio economico è erogato sempre nei limiti della durata del corso.

A chi è rivolto Sfl

Il Supporto per la formazione e il lavoro è stato pensato per i singoli componenti dei nuclei familiari che abbiano fra i 18 e i 59 anni e che siano privi dei requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. Chi percepisce l’Adi ha diritto anche all’Sfl qualora decida di partecipare a percorsi formativi volti alla riqualificazione professionale e di inclusione sociale e lavorativa.

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