“Anno bianco” autonomi, come funziona. Le regole

Fissato il perimetro nel decreto attuativo pubblicato sul portale del dicastero del Lavoro

Pubblicato: 2 Agosto 2021 13:40

QuiFinanza

Redazione

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Tra le novità più attese della Legge di Bilancio 2021, senza dubbio, il cosiddetto “anno bianco” dei versamenti pensato per ridare un po’ di ossigeno ai  lavoratori autonomi iscritti all’Inps ed i professionisti associati alle Casse private, duramente colpiti e tra i più danneggiati dalla crisi economica scaturita dalla pandemia.

Ufficialmente al via, dunque, l’esonero contributivo con la pubblicazione  sul sito del ministero del Lavoro del decreto interministeriale che disciplina la misura da 2,5 miliardi che dispone l’esonero parziale della contribuzione previdenziale e assistenziale (è al 100% fino a un tetto massimo di 3.000 euro sopra il quale, invece, si pagano i contributi) dovuta dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti iscritti alle gestioni Inps e alle Casse previdenziali.

A chi spetta

Le regole specifiche per le diverse gestioni:

A chi e quando fare domanda

L’esonero, ovviamente, non è automatico, occorre presentare domanda all’istituto previdenziale di appartenenza.

Domande all’INPS: entro il 30 settembre 2021. Prevista inizialmente a fine luglio dal decreto ministeriale, la nuova data utile è appunto il 30 settembre, in considerazione dei tempi decisamente stretti. In arrivo a breve le istruzioni precise

Domanda alle casse dei professionisti: entro il 31 ottobre 2021. Anche in questo occorre, bisogna attenersi alle indicazioni della gestione di appartenenza.

Per poter ottenere l’agevolazione, infine, tutti coloro che sono in possesso dei requisiti reddituali richiesti dovranno essere anche in regola col versamento dei contributi.

Il semaforo verde della UE

Sull’esonero contributivo 2021 era arrivato, nei giorni scorsi, il semaforo verde della Commissione UE che ha, di fatto, liberato le risorse (2,5 miliardi di euro) approvando la compatibilità con la normativa sugli aiuti di Stato. Per l’esecutivo comunitario, dunque, il regime italiano è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo.

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