Dopo aver pensato al superbonus, misura ben sfruttata dagli italiani che hanno accolto positivamente l’aiuto per ristrutturare casa, il Governo si muove anche per le grandi e piccole strutture che mandano avanti la redditizia macchina del turismo in Italia. Un nuovo fondo, infatti, è pronto a essere versato nelle casse delle strutture che ogni giorno accolgono i turisti in giro per il Bel Paese, una manovra di oltre 1 miliardo di euro pensata dal Ministero del Turismo.
Il fondo da 1 miliardo per il Turismo
Ad annunciare l’arrivo di una somma ingente di denaro in favore del turismo è stato lo stesso dicastero guidato da Daniela Santanché, che dal suo insediamento in via Villa Ada ha lavorato su una misura che potesse aiutare il settore a risollevarsi. Dopo gli anni di pandemia e la crisi economica che ha colpito il mondo intero a causa dello scoppio della guerra in Ucraina, infatti, il ministro ha deciso di mettere a disposizione un nuovo fondo per le strutture ricettive relativamente alla loro ristrutturazione e riqualificazione, una sorta di superbonus dedicato alle strutture alberghiere.
L’intervento, illustrato nelle scorse ore dal Ministero, sarà dotato di risorse per 1 miliardo e 380 milioni di euro utili a finanziare gli interventi su alberghi, agriturismi, B&B e altre tipologie di strutture. Una misura definita dalla stessa Santanché “senza precedenti”, sfruttando a pieno il Pnrr Turismo con il nuovo incentivo FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo) promosso dal ministero del Turismo e gestito da Invitalia (qui vi avevamo parlato delle polemiche dopo la nomina di Santanché a ministro del Turismo).
“Era una misura che prevedeva uno stanziamento di 180 milioni (risorse Pnrr fondi Next Gen EU) ma che, grazie all’importante lavoro del ministero, è stato integrato con 600 milioni deliberati dal CIPESS concessi a CDP, ai quali si affiancano prestiti di pari importo e durata erogati dal settore bancario a condizioni di mercato” ha svelato il ministro, che poi ha aggiunto:”Saremo molto attenti al rispetto delle tempistiche, il tempo per gli imprenditori è importantissimo”.
Come funziona il fondo per il turismo
Il fondo si rivolge tra gli altri ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. Si tratta di una misura da poter utilizzare per diversi tipi di interventi di ristrutturazione, che spaziano dalla riqualificazione energetica a quella antisismica alla rimozione delle barriere architettoniche passando per restauro, risanamento, digitalizzazione ma anche acquisto di arredi o realizzazione di piscine termali.
Dal 30 gennaio verrà aperta l’apposita piattaforma per le richieste dove le imprese potranno scaricare tutta documentazione, poi la domanda potrà essere presentata online sul sito di Invitalia a partire dal primo marzo 2023. Per quanto riguarda le tempistiche, come sottolineato da Santanché, ci sono certezza: entro 40 giorni gli istituiti di credito che riceveranno domanda di finanziamento dovranno dare una risposta sulla fattibilità del progetto.
“Quello che è importante che questi soldi vadano alle imprese in tempi rapidi, è quello che ho chiesto ad Invitalia, ad Abi e a Cassa Depositi e Prestiti; di essere rapidi e veloci. Il turismo sta andando molto bene, nel 2023 sono sicura che raggiungeremo e supereremo i dati pre pandemia (siamo ancora sotto del 10%). Ma il turismo ha bisogno di servizi migliori, l’asticella è sempre più alta, misure migliori e digitalizzazione. Questa è una misura di leva finanziaria, a tassi agevolati e in parte a fondo perduto ed è il massimo che potevamo fare in questo momento. Vogliamo dire meno e fare di più”, ha spiegato Santanchè.