Restauro Fontana di Trevi, una piscina per le monetine in attesa dell’ingresso con biglietto

Pioggia di commenti sui social per i lavori di restauro della Fontana di Trevi, con le immagini di una piccola piscina installata davanti al monumento per raccogliere le monetine

Pubblicato: 31 Ottobre 2024 22:24

Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Chiusa e senza acqua, ma con una piscinetta per raccogliere le monetine dei turisti. Il restauro della Fontana di Trevi ha scatenato l’ironia sui social e la sorpresa dei turisti, che hanno potuto ammirare soltanto a distanza il monumento tra i simboli della Capitale, ma senza rinunciare all’immancabile lancio della monetina. Un rituale che vale oltre un milione di euro l’anno destinato alla Caritas, al quale il Comune non ha voluto rinunciare, installando una vasca per raccogliere i “desideri” delle migliaia di visitatori che ogni giorno passano davanti al capolavoro di Nicola Salvi.

Il restauro

Il restauro curato dalla Sovrintendenza capitolina è iniziato il 7 ottobre ed è stato finanziato con il fondo da 1,187 milioni di euro del programma di manutenzione straordinaria “Caput Mundi”, incluso nel Pnrr, che comprende anche interventi sulla Fontana del Quirinale, della Barcaccia, delle Tartarughe e delle Tiare.

A distanza di nove anni dall’ultima pulizia sponsorizzata da Fendi, i lavori in corso sulla Fontana di Trevi prevedono la ripulitura di marmi e travertini da incrostazioni di calcare e vegetazione.

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Come spiegato dal Comune, gli interventi di manutenzione, la cui conclusione è prevista entro la fine dell’anno, saranno concentrati in particolare sulle superficie tra il bordo della vasca e le gradinate di accesso, che sarà sottoposta a una pulitura approfondita, oltre alla riparazione le stuccature dei giunti in varie parti della fontana per preservarne l’integrità strutturale ed estetica.

Per permettere al personale specializzato di operare senza essere ostacolato dalla folla che ogni giorno assedia l’area, il perimetro della fontana è stata recintata con dei pannelli trasparenti così da consentire comunque ai turisti di vedere almeno da lontano il monumento.

Nella seconda fase dei lavori di restauro, il bacino della fontana è stato svuotato, ma l’assenza dell’acqua non ha scoraggiato i visitatori a provare, anche a distanza e oltre le barriere, il tradizionale lancio della monetina.

Motivo per il quale si è reso necessario da parte del Campidoglio di adottare l’espediente della piccola piscina, anche per proteggere gli operai, che nonostante i divieti, rischierebbero di essere colpiti dalle monete.

Il numero chiuso

Al termine dei lavori, il Comune di Roma ha già previsto di installare una passerella che cambierà il modo di visitare l’opera, primo passo verso l’ingresso a numero chiuso della Fontana di Trevi.

Sulla corta di quanto sperimentato già a Venezia per combattere l’overtourism, l’amministrazione ha in programma di introdurre un biglietto dal costo di 1 o 2 euro per i turisti, con la prenotazione a titolo gratuito riservata ai romani. Secondo il progetto, a fianco del monumento sarà allestita una zona cuscinetto con pannelli, hostess e Qr code, che servirà a gestire le entrate evitando che la fila intasi la piazza.

“Sarà l’occasione di avere una nuova gestione dei flussi e analizzare in maniera pratica le presenze che superano i quattro milioni l’anno e arrivano a 10-12mila al giorno – ha spiegato l’assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato -. Vogliamo rendere questa esperienza non caotica, non veloce. Vogliamo arrivare a un turismo più slow, perché stabilire dei flussi razionali vuol dire garantire anche una esperienza migliore”.

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