Chi è la nuova presidente del Parlamento europeo e quanto guadagna

Roberta Metsola è la nuova presidente del Parlamento europeo, ha preso il posto del compianto David Sassoli. Ecco chi è, la sua carriera e quanto guadagna

Pubblicato: 18 Gennaio 2022 19:40Aggiornato: 7 aprile 2022 09:40

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

L’eurodeputata maltese e membro del Ppe, Roberta Metsola, è stata eletta, al primo turno, presidente del Parlamento europeo con 458 voti a favori sui 690 totali (74 le schede bianche o nulle). Prende il posto del compianto David Sassoli, scomparso recentemente e ricordato dal nuovo presidente nel suo primo discorso all’Assemblea. Ma quanto guadagna un presidente del Parlamento europeo?

Chi è Metsola, la nuova presidente del Parlamento europeo, e quanto guadagna

Come confermato dal sito dell’Europarlamento, lo statuto unico, in vigore dal luglio 2009, stabilisce che tutti i deputati europei percepiscano lo stesso stipendio. Presidente compreso. A luglio 2020, ultimo dato disponibile, la retribuzione lorda mensile per ciascun parlamentare è stata pari a € 8.895,39.

A pagare gli stipendi è lo stesso Parlamento: la retribuzione è soggetta a un’imposta dell’Unione europea e a una serie di contributi assicurativi, al netto dei quali la retribuzione ammonta a € 7.011,74. Inoltre, diversi Paesi dell’Unione impongono ai loro deputati di versare un’imposta aggiuntiva. Per questo lo stipendio finale, al netto delle tasse, dipende dalle norme del Paese d’origine.

Oltre a queste somme, per chi partecipa alle riunioni sono previsti 320 euro al giorno per vitto e alloggio a Bruxelles o Strasburgo, in aggiunta al rimborso del viaggio in auto, treno o aereo, ovviamente prima classe. I parlamentari hanno anche diritto al rimborso di due terzi delle spese mediche e delle indennità di viaggio, anche quando si trovano nel proprio paese. Possono scegliere anche dei collaboratori personali, oltre ai dipendenti d’ufficio e per fare questo hanno a disposizione 24.526 euro al mese, con l’unica condizione per cui dal 2009 i collaboratori non possono più essere parenti stretti.

C’è da considerare anche un assegno di 4.500 euro al mese per uffici, bollette e spese di rappresentanza, dimezzate per i parlamentari che partecipino a meno della metà delle sedute previste. Il contributo viene erogato nonostante a Bruxelles ci siano già a disposizione le auto di rappresentanza e uffici già allestiti presso le sedi parlamentari.

Dopo quattro anni di busta paga d’oro, al termine del mandato ricevono, inoltre, 17.515 euro di indennità, assegno cumulabile per più mandati e, a partire dal 63esimo anno d’età anche 1.226 euro di pensione, compatibile con qualsiasi altro tipo di reddito. I fondi provengono dal budget del Parlamento europeo e vengono stanziati per tutti i 751 membri eletti per i cinque anni in cui rimangono in carica.

Metsola, ma non solo: tutte le donne più potenti d’Europa

Roberta Metsola è stata appena eletta presidente del Parlamento europeo: si tratta della prima esponente della generazione Erasmus a occupare questa carica prestigiosa. I vertici dell’Unione europea, quindi, vedono in questo modo ufficialmente incrementare la presenza femminile. Alla guida della Commissione Ue, per esempio, c’è la tedesca Ursula von der Leyen. Christine Lagarde, invece, è la numero uno della Banca centrale europea, ruolo in passato ricoperto proprio da Mario Draghi.

Diverso il discorso per quel che riguarda i leader dei singoli Paesi europei: tra i 27, infatti, ci sono solamente 4 donne, tutte del Nord dopo l’uscita di scena della cancelliera Angela Merkel. Si tratta delle premier di Danimarca, Finlandia, Estonia e Svezia.

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