Cervinia non cambia più nome: chi e perché voleva chiamarla Le Breuil

Il cambio del nome in Le Breuil era stato approvato a gennaio, ma il caso è stato sollevato da una giornalista a novembre: nel giro di poche ore è stato ripristinato il riferimento a Cervinia

Pubblicato: 2 Dicembre 2023 08:29

Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Cervinia cambia nome. Anzi, no. Per giorni si è parlato del cambio di denominazione della nota località sciistica, frazione di 700 abitanti del Comune di Valtournenche in Valle d’Aosta. Le autorità locali avevano deciso di ripristinare le antiche denominazioni, ma poi hanno fatto marcia indietro.

Cervinia: origini del nome e significato

A volere essere pignoli, il nome completo del posto è Breuil-Cervinia. Ma la frazione è universalmente conosciuta come Cervinia. A imporre la denominazione italiana furono i fascisti, che vollero fare riferimento al monte Cervino. Il nome, in realtà, si deve a un errore di trascrizione. I latini lo definirono “Mons Silvanus” (Montagna Boscosa). Secoli dopo nelle carte geografiche francoprovenzali il nome del promontorio venne storpiato da “Silvanus” a “Servin”. E nel diciottesimo secolo il cartografo Horace-Bénédict de Saussure sbagliò la trascrizione registrandolo come “Cervin”. Da quel momento in poi anche sulle carte italiane il monte divenne “Cervino”. I fascisti fecero il resto.

Breuil è il nome originario in francese che viene attestato a partire dal XIX secolo, derivato dalla voce francoprovenzale “breuill” che indicava una zona pianeggiante e paludosa fra i monti.

Chi ha deciso il cambio del nome in Breuil

La legge regionale 61/1976 conferisce ai Comuni una certa autonomia nel decidere i propri toponimi. Come rende noto il presidente della Valle d’Aosta Renzo Testolin, citato dall’Ansa, “nel caso del comune di Valtournenche il percorso di confronto con le competenti strutture regionali finalizzato all’ufficializzazione dei toponimi comunali è iniziato nel 2011 quando, su impulso dell’allora sindaco, è stata chiesta l’attivazione della procedura di riconoscimento”.

In sintesi, il Comune intendeva ripristinare le antiche denominazioni non solo di Cervinia, ma di ogni frazione, ogni agglomerato di case identificato da un nome e ogni passo montano. Una commissione tecnica venne incaricata, nel 2011, di scovare negli archivi tutte le antiche denominazioni di 53 frazioni e altre località al fine di ripristinare gli antichi toponimi.

Nel gennaio del 2023 l’allora sindaco diede l’ok al cambio di denominazione in Le Breuil, senza la dicitura Cervinia.

La marcia indietro e il ritorno di Cervinia

Tutto è passato sotto silenzio, finché 10 mesi dopo un articolo de La Stampa a firma di Sara Sergi non ha sollevato il caso. Nel frattempo l’amministrazione comunale era cambiata. Oltre allo stupore generale, il caso ha suscitato una polemica politica con la sezione regionale di Fratelli d’Italia che ha protestato per il cambio di nome. Dopo il tam tam mediatico, la nuova sindaca Elisa Cicco ha conferito con il presidente regionale Renzo Testolin. Al termine della riunione, la sindaca ha annunciato l’avvio delle procedure per ripristinare il nome precedente.

Per i critici, oltre ai disagi per il cambio di nome sulla cartellonistica e sui documenti ufficiali, il passaggio a “Le Breuil” avrebbe potuto essere un autogol in termini di marketing dal momento che il brand “Cervinia” è conosciuto in tutto il mondo. Oltre che per le sue piste da sci, Cervinia è nota per le manifestazioni sportive e per il fatto di essere vicina alla funivia più alta d’Europa.

 

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