Il debito pubblico italiano fa segnare un nuovo record. Secondo quanto rivelato la Banca d’Italia nell’ultimo report dedicato, ad agosto il debito pubblico italiano è aumentato di 25,4 miliardi rispetto al mese precedente, arrivando a 3.082,2 miliardi di euro.
Da novembre 2024 è la settima volta consecutiva che viene superata quota 3mila miliardi e in rapporto alla popolazione sarebbe pari a un debito di 52mila euro pro capite.
Il report di Bankitalia
Nel report mensile sul fabbisogno e il debito delle amministrazioni pubbliche italiane, Palazzo Koch spiega che la crescita è dovuta a diversi fattori, principalmente all’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (25,3 miliardi in più, a quota 72,1 miliardi) e all’effetto complessivo di scarti e premi all’emissione e al rimborso dei titoli di Stato, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,7 miliardi), in minima parte compensati dall’avanzo di cassa (0,6 miliardi).
Se il debito degli Enti previdenziali non è variato e quello delle pa locali è sceso di circa 0,2 miliardi, quello delle Amministrazioni centrali è invece aumentato di 25,6 miliardi.
Diminuisce la quota di debito della Banca d’Italia, dal 19,5% di luglio al 19,2% di agosto, così come quella posseduta dagli investitori all’estero, in lieve calo al 33,3%, mentre cresce la quota dei residenti, dal 14,1% al 14,3%, detenuta soprattutto dalle famiglie e dalle imprese non finanziarie.
Rimane uguale a luglio la vita media residua del debito: 7,9 anni.
Bankitalia rivela nel report che ad agosto le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono diminuite di 6,4 miliardi (-10,2%) rispetto allo stesso mese del 2024, attestandosi a 56,1 miliardi.
Un dato dovuto, spiega la Banca d’Italia, anche agli effetti della disomogeneità temporale in alcune scadenze di versamento. Rispetto ai primi otto mesi del 2025, le entrate tributarie sono salite del 2,7% (10 miliardi) per un ammontare di 381,7 miliardi.
Il rapporto debito/Pil
Sul debito pubblico italiano il Fondo monetario internazionale registra un aumento del rapporto con il Pil al 136,8%, dal 135,3% del 2024.
Secondo le stime del’Fmi il debito/Pil crescerà ancora nel 2026, a quota 138,3%, mentre il prossimo anno il nostro Paese riuscirà a riportare il deficit/Pil sotto la soglia del 3% previsto dal Patto di stabilità, al 2,8%. Quest’anno il deficit di bilancio si dovrebbe attestare invece al 3,3%, contro il 3,4% dello scorso anno.
Il Fondo cita l’Italia insieme a Canada, Cina, Francia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti tra i Paesi con debito elevato, ma con rischi di bilancio “moderati”. A livello mondiale, il debito pubblico raggiungerà nel 2029 i massimi dal 1948, al 100% del Pil.