L’inizio di un nuovo anno porta con sé sempre la necessità di avere un quadro previsionale di quanto potrebbe accadere nel corso dei prossimi 12 mesi. Molto utile, in tal senso, è l’indagine condotta da SWG e FB&Associati con il coinvolgimento di un centinaio di esperti del New Year’s Forum, evento in programma il 17 e 18 gennaio all’auditorium del Museo Maxi di Roma. Secondo quanto riportato, il 2025 rappresenterà in Italia un periodo molto positivo per gli ambienti della finanza, mentre negativo sarà l’andamento dell’industria metalmeccanica. In difficoltà, inoltre, vengono segnalate le democrazie, la tutela ambientale e i rapporti tra Stati Uniti ed Europa.
Le previsioni 2025 in Italia
Tra i dati più rilevanti che emergono dall’indagine del New Year’s Forum vi è un generale pessimismo per ciò che riguarda l’industria metalmeccanica italiana ed europea. Le cause, così come trapela dalle parole di diversi responsabili dello studio, sono da ricercarsi nel difficile contesto in cui queste realtà economiche sono chiamate a operare.
Per Valeria Manieri, co-coordinatrice l’edizione zero del Forum, “viviamo nell’epoca più sfidante e difficile dopo decenni, nel periodo storico che conta il maggior numero di conflitti in atto dopo la seconda guerra mondiale. Sono saltati tutti gli schemi e allora il metodo è tutto e lo sforzo deve andare in questa direzione: creare uno spazio sicuro in cui le competenze possano esprimersi liberamente, ma con serietà, trovando nella diversità punti comuni, concreti e realizzabili”.
In questo clima fortemente critico, vengono indicati dal forum anche i settori che meglio riusciranno a reggere il colpo e che, in alcuni casi, potranno anche rafforzarsi nel corso del 2025. Tra questi c’è la finanza che, come spesso avviene, sarà in grado di adeguarsi al contesto e sfruttare a proprio vantaggio le avversità. L’ottimismo, inoltre, si estende anche all’andamento del mercato del lavoro e della qualità della vita, con l’Italia che brava dovrà essere nelle scelte che riguardano il proprio futuro in un contesto internazionale non semplice.
Le sfide italiane e globali
Le previsioni 2025 e la conferma delle stesse passano, inevitabilmente, da alcune sfide. Ponendo il focus sulla sola Italia, fondamentale sarà riuscire a gestire:
- il mutamento demografico e la sostenibilità dei servizi di welfare. La pensa così il 45% degli intervistati;
- l’innovazione tecnologica, per il 34%;
- la qualità della formazione, per 33% del campione.
Uscendo fuori dai confini nazionali, invece, la convinzione principale è che la principale sfida dei prossimi anni sarà definire il ruolo che l’Unione europea dovrà avere nel contesto geopolitico internazionale. Da segnalare, inoltre, che solo un esperto coinvolto su quattro ritiene che si possa andare concretamente verso la formazione degli Stati Uniti d’Europa.
L’indagine New Year’s Forum
L’indagine condotta da SWG e FB&Associati ha coinvolto 110 esperti del mondo delle imprese, della ricerca, della comunicazione e della politica chiamati a definire il futuro a breve e medio termine dell’Italia e dell’Europa più in generale. Le competenze presenti all’interno del comitato scientifico New Year’s Forum sono molto trasversali, con l’iniziativa che vanta la collaborazione del Parlamento europeo e della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, così come del supporto dell’Ambasciata di Francia in Italia, del patrocinio dell’Assessorato per le attività produttive e le pari opportunità di Roma Capitale, della partnership con La Sapienza Università di Roma, del Politecnico di Milano, di Enea e di Women in Steam. Main partners sono, come detto, Swg e FB & Associati, con il sostegno all’edizione zero di questo Forum che vede nomi importanti, come Microsoft Italia e Nestlè.