È uno dei temi centrali dell’agenda politica ed economica, perché riguarda da vicino la crescita del nostro Paese e l’impatto sulle nostre tasche. Con la presentazione della Legge di Bilancio 2026, il Governo ha messo in campo una Manovra da circa 18 miliardi di euro, destinata in larga parte a sostenere il sistema produttivo italiano. All’interno del provvedimento trovano spazio incentivi fiscali, contributi per le imprese, e misure per promuovere l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Il Governo vorrebbe, nelle intenzioni, rafforzare la competitività delle aziende italiane, sostenere gli investimenti, e incentivare l’occupazione, in particolare nei settori strategici.
Di seguito, vediamo in dettaglio le principali misure contenute nella Manovra 2026 a favore del mondo produttivo.
Indice
Agevolazioni fiscali e crediti d’imposta
La Manovra rilancia gli incentivi sugli investimenti aziendali. È stato reintrodotto l’iper-ammortamento (Transizione 5.0). Con questa misura, le imprese possono maggiorare il costo di acquisizione dei beni strumentali innovativi (macchinari, attrezzature, software avanzati) fino al 220%.
L’incentivo, destinato a progetti di digitalizzazione, automazione e sostenibilità ambientale, è finanziato con circa 4 miliardi complessivi nel triennio.
Sono confermati anche crediti d’imposta territoriali: le aziende operanti nelle ZES (Zone Economiche Speciali) e nelle ZLS (Zone Logistiche Semplificate) beneficiano di vantaggi fiscali dedicati. In particolare, è stanziato un credito d’imposta per le ZLS di circa 100 milioni nel triennio 2026–2028.
Innovazione digitale e transizione energetica
Il pacchetto Transizione 5.0 integra gli incentivi alla digitalizzazione con quelli alla sostenibilità. Grazie all’iper-ammortamento maggiorato (fino al 220%), anche le imprese ad alto consumo energetico possono accedere alle agevolazioni per gli investimenti in tecnologie avanzate (robotica, Big Data, cybersecurity) e in efficienza energetica.
Secondo quanto disposto dalla Manovra, gli investimenti catalogati come “green”, come impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e interventi di risparmio energetico, si traducono in ammortamenti fiscali aggiuntivi.
Le nuove norme rendono tali benefici cumulabili con altri incentivi europei e nazionali (ad esempio del Pnrr) e coprono investimenti completati entro il 2026.
Sostegno a Pmi e investimenti strategici
La Legge di bilancio potenzia inoltre i tradizionali strumenti di supporto alle piccole e medie imprese. È stato confermato infatti il rifinanziamento della Nuova Sabatini, che non è il nome di una squadra di calcetto, ma si tratta di contributi in conto impianti per le PMI che acquisiscono beni materiali, software o tecnologie digitali, comprensivi anche di una nuova linea agevolativa per aumenti di capitale.
Proseguono, inoltre, i Contratti di Sviluppo, ossia finanziamenti agevolati per grandi progetti industriali in settori chiave (energia, automotive, farmaceutica, ecc.).
Secondo le tabelle del Documento programmatico di bilancio, le misure a favore delle imprese e dell’innovazione valgono complessivamente circa 3,0 miliardi di euro nel 2026, 2,3 miliardi nel 2027 e 1,8 miliardi nel 2028.
Infine, è prorogata al 2026 la sospensione di plastic tax e sugar tax, e questo evita nuovi oneri per il settore industriale.