Istat ha diffuso i dati sull’andamento dei prezzi al consumo di beni e servizi per il mese di agosto del 2024. Il dato principale è quello dell’aumento dell’inflazione generale, che cresce di due decimi di punto percentuale rispetto a luglio. Leggero calo invece per quanto riguarda il dato annuale, che passa dal +1.3% del mese scorso al +1,1% di quello che sta per concludersi, che riflette il calo della crescita dei prezzi dopo il dato eccezionale di luglio (+0,4%)
Questo rallentamento è dovuto soprattutto a un nuovo calo dei beni energetici, che proseguono il loro ribasso e progressivo rientro verso i prezzi di mercato normali dopo i picchi degli scorsi anni. Una situazione è registrata anche dall’inflazione di fondo, che cresce leggermente attestandosi ufficialmente sull’obiettivo ritenuto indice di un’economia in salute, il 2%.
L’inflazione aumenta ad agosto: giù i beni energetici
Aumenta ancora, ma meno del mese precedente, l’inflazione in Italia. Nel mese di agosto, stando ai dati messi a disposizione da Istat sui prezzi dei beni e dei servizi al consumo, il dato è cresciuto dello 0,2% rispetto a luglio. Un aumento dimezzato rispetto a quello del mese scorso, quando per la prima volta da diverso tempo, l’indice era balzato dello 0,4%.
Questo ha comportato un leggero calo del dato tendenziale, quello che paragona l’inflazione attuale a quella del 2023. Se a luglio questa percentuale, che è quella solitamente presa più in considerazione per segnalare gli aumenti dei prezzi, si era attestata all’1,3%, oggi si è abbassata riportandosi poco sopra il punto percentuale, all’1,1%.
La voce che più di tutte pesa sull’andamento dell’inflazione questo mese è ancora una volta quella relativa ai beni energetici. Da anni ormai elettricità, gas e carburanti influenzano i mutamenti congiunturali di questo dato in maniera molto accentuata, a causa di un andamento incerto. Tra luglio e agosto questo dato è tornato a calare in maniera repentina, passando da una tendenza annuale del -6% a una del -8,6%.
Aumentano servizi e alimenti lavorati: cresce ancora l’inflazione di fondo
L’importanza dei beni energetici sull’andamento dell’inflazione italiana è mostrata soprattutto dal dato dell’inflazione di fondo. Questa percentuale ignora le voci che sono ritenute più volatili, soprattutto i beni energetici e quelli alimentari, per capire quale sia l’effettiva andamento dei prezzi dei beni e dei servizi che ha più senso visualizzare su una scala annuale. Da diversi mesi l’Italia registra in questo dato un lieve ma costante aumento che ad agosto ha permesso di toccare la cifra ritenuta indice di un’economia in salute: il 2%.
Sono i servizi a trascinare questo aumento. La loro inflazione in termini annuali è aumentata dal 3% di luglio al 3,2% di agosto, con un importanza particolare per quanto riguarda i trasporti. Durante uno dei mesi in cui gli spostamenti sono più intensi, questi servizi hanno subito un aumento dello 0,4%, influenzando quindi il dato generale. Si tratta della seconda crescita mensile per categoria di bene o servizio in assoluto, dietro solo al +0,6% degli spettacoli e della cultura.
Per quanto riguarda i beni fondamentali, aumentano soprattutto quelli alimentari, incluse le bevande analcoliche. Rispetto a luglio si è infatti verificato un balzo dello 0,3%, supportato anche da quello dei beni e dei servizi per la casa: +0,3%.