Nuovo fondo Crescita Pmi di Simest: 100 milioni per internazionalizzare le imprese italiane

Simest (Gruppo CDP) lancia un nuovo fondo per accompagnare Pmi e mid-cap nei percorsi di crescita e sviluppo sui mercati internazionali

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Emanuela Galbusera

Giornalista di attualità economica

Giornalista pubblicista, ha maturato una solida esperienza nella produzione di news e approfondimenti relativi al mondo dell’economia e del lavoro e all’attualità, con un occhio vigile su innovazione e sostenibilità.

In risposta alla crescente necessità di solidità finanziaria e visione strategica per l’internazionalizzazione, Simest (società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) ha presentato il fondo Crescita Pmi, uno strumento da 100 milioni di euro interamente pubblico, pensato per sostenere le piccole e medie imprese e le mid-cap che vogliono rafforzare il proprio posizionamento fuori dai confini nazionali.

Il fondo investirà attraverso partecipazioni minoritarie in co-investimento con primari operatori di private equity, con un focus sulle aziende che hanno già una vocazione internazionale o che vogliono intraprendere un percorso di crescita strutturato. L’obiettivo: accelerare innovazione, solidità e competitività del tessuto produttivo italiano.

Il Fondo Crescita Pmi

Il nuovo fondo Crescita Pmi di Simest è destinato a sostenere le Pmi e le imprese a media capitalizzazione italiane attraverso l’acquisizione di partecipazioni minoritarie in co-investimento con primari operatori di private equity. Regina Corradini D’Arienzo, amministratore delegato e direttore generale di Simest, ha spiegato le novità del fondo:

“Stiamo cambiando pelle: non solo nuovi strumenti, ma un modo diverso di stare accanto alle imprese”

e ha evidenziato come

“per la prima volta possiamo gestire dei plafond di equity pubblico: un cambiamento epocale”.

Vittorio de Pedyis, presidente di Simest, che ha ribadito la visione unitaria alla base del nuovo fondo:

“Simest è un collettore del Sistema Italia: Farnesina, Ice, Sace, Cdp e private equity lavorano insieme come mai prima. L’Italia oggi gode di una reputazione internazionale fortissima: è il momento di accelerare.”

Le misure 2025 di Simest per promuovere export e internazionalizzazione

Il Fondo Crescita appena lanciato si inserisce in un quadro più ampio di strumenti per l’export e l’espansione internazionale. A settembre 2025 Simest ha avviato la piena operatività del “Pacchetto India”: un programma di 500 milioni di euro dedicato al supporto dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese italiane verso il mercato indiano. Il pacchetto prevede finanziamenti agevolati, contributi a fondo perduto (per Pmi, startup e imprese del Mezzogiorno), e copre spese per investimenti, innovazione, transizione green/digitale, apertura di nuovi canali di vendita, temporary store, ecc.

A marzo 2025, è stato annunciato un pacchetto di misure per oltre 1 miliardo di euro finalizzate a rafforzare la competitività internazionale del Made in Italy, con focus su aree geografiche ad alto potenziale come America Latina, Africa e mercati emergenti.
All’interno di queste misure, oltre a strumenti di finanza agevolata per export, sono state create nuove sezioni equity del “Fondo 394/81”: accanto al Fondo Crescita Pmi, è stato avviato anche un nuovo strumento dedicato agli investimenti infrastrutturali all’estero, che contribuisce a rafforzare la capacità delle imprese italiane di partecipare a progetti complessi in mercati strategici.

Da ultimo, la recente apertura dell’antenna Simest a Riyad, alla presenza del ministro Tajani, conferma il potenziamento del Sistema Italia sul campo, con un supporto più diretto alle imprese nei mercati a maggiore potenziale. Il Medio Oriente rappresenta infatti un’area strategica per la crescita internazionale dell’Italia, grazie a relazioni economiche in forte sviluppo e a un crescente interesse dei partner locali per le tecnologie e il know-how italiano. L’Arabia Saudita, in particolare, è oggi una delle economie più solide e in più rapida trasformazione e crescita della Regione. Sono numerose le imprese italiane attive nel Paese e che esportano verso quest’area con presenza consolidata in settori chiave quali infrastrutture, automotive, trasporti sostenibili, edilizia, farmaceutico-medicale, alta tecnologia, agritech, cultura e sport.

“L’apertura dell’antenna di Riyad rappresenta un passo decisivo nel rafforzamento della nostra presenza a fianco delle imprese italiane, con un’attenzione particolare alle PMI, in un mercato che sta crescendo con straordinaria rapidità in numerosi settori industriali, compresi alcuni in cui la filiera italiana sta affrontando difficoltà, come ad esempio il settore della moda. Questo nuovo presidio ci consentirà di lavorare in stretta collaborazione con istituzioni e partner locali, facilitando la realizzazione di investimenti nei comparti in cui il Made in Italy può offrire un contributo distintivo e di valore”

ha dichiarato l’amministratrice delegata, Regina Corradini D’Arienzo.

La missione di Simest

Simest è la società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti dedicata al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane. È controllata al 76% da CDP (tramite SACE) e il restante 24% è diviso tra banche, associazioni imprenditoriali e di categoria. Fondata nel 1991 e partecipata dal Ministero degli Affari Esteri, è uno degli attori chiave del cosiddetto Sistema Italia per lo sviluppo del business all’estero. La sua missione è quella di accompagnare le aziende italiane, in particolare Pmi e mid-cap, nei loro progetti di crescita sui mercati internazionali, offrendo capitale, strumenti finanziari e supporto operativo.

Cosa fa e perché è strategica

Simest supporta le aziende in ogni fase del percorso di crescita all’estero: dall’analisi del potenziale export, alla partecipazione a fiere, fino agli investimenti e all’apertura di sedi operative nei mercati esteri. In questo senso rappresenta un ponte tra istituzioni, finanza e imprese, e contribuisce a rendere più competitive le aziende italiane nei mercati internazionali.

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