La Bank of England si prepara domani a confermare tassi di interesse invariati, a dispetto dei dati più che positivi sull’inflazione, che si è riportata in linea con il target della Banca centrale del 2%. Un movimento che non cambierà lo status quo, dominato anche dalle incertezze relative alle elezioni che si svolgeranno il mese prossimo.
L’inflazione rallenta
L’inflazione nel Regno Unito ha rallentato ancora a maggio 2024, attestandosi al 2%, in linea con le attese e con il target della banca centrale. Nello stesso tempo i prezzi al consumo hanno segnato un incremento dello 0,3% su base mensile, in linea con il dato del mese precedente ed al di sotto del +0,4% atteso.
Il rallentamento dell’inflazione è stato favorito soprattutto dal raffreddamento dei prezzi dei prodotti energetici. Il dato core dell’inflazione, che esclude le componenti più volatili quali cibo e carburanti, ha registrato un aumento dello 0,5% su base mensile, dopo il +0,9% di aprile. La variazione tendenziale si attesta al 3,5% dal +3,9% di aprile e dunque rimane ben più alta del 2% auspicato.
Le prospettive per i mesi a venire
A dispetto del ridimensionamento registrato in estate, a causa dei bassi prezzi dei prodotti energetici, gli economisti e la stessa Bank of England si aspettano che l’inflazione si riacutizzi in autunno.
A motivare questa aspettativa sono anche i dati relativi alla crescita dell’inflazione nei servizi, rilevatasi “più vischiosa del previsto”, ed i dati relativi alla crescita dei salari, che si conferma piuttosto elevata per la BoE attorno al 6% a giugno, nonostante i segnali di rallentamento del mercato del lavoro.
Le scommesse dei mercati
Il mercato monetario, sulla base di questi dati, ha riformulato le aspettative sui tassi di interesse, indicando una piccolissima probabilità del 5% di un taglio dei tassi nella riunione di domani. Ad inizio settimana, le probabilità erano certamente più alte.
Anche le scommesse su un eventuale taglio di agosto sono state ridotte a circa il 30%, cosicché oggi la data più probabile di intervento sembrerebbe settembre, in concomitanza con l’intervento della Fed.
Nella sua ultima riunione di maggio, la banca centrale ha affermato che gli ultimi dati sull’inflazione erano stati “incoraggianti”, ma che la possibilità di un taglio dei tassi sarebbe stata valutata ad ogni riunione e sulla base dei dati più recenti.
L’incognita elezioni
La Bank of England come le altre banche centrali è ovviamente un organo indipendente dalla politica, ma certamente l’incombere delle elezioni eserciterà qualche pressione sui banchieri, che potrebero anche valutare un taglio anticipato ad agosto. Sia il Partito conservatore attualmente al potere sia i Labour, principale partito all’opposizione, hanno incentrato i loro programmi sulla performance economica del Regno Unito, il che significa che l’azione della banca centrale o la sua assenza sarà attentamente monitorata.