Piazza Affari chiude sui massimi da metà 2007 prima della pausa per Ferragosto

Come è andata l'ultima seduta della settimana per Milano, che domani è chiusa per festività

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Redazione

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Chiusura in rialzo per i mercati europei, che migliorano nel pomeriggio nonostante l’andamento in leggero ribasso di Wall Street dopo i record del giorno prima. Nell’ultima seduta della settimana prima del ponte di Ferragosto, Piazza Affari ha continuato ad aggiornare i massimi da metà del 2007, in assenza di spunti specifici e in un contesto caratterizzato da volumi contenuti per il clima festivo.

I principali indici europei

Nello scenario borsistico europeo denaro su Francoforte, che registra un rialzo dello 0,79%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,13%, e bilancio decisamente positivo per Parigi, che vanta un progresso dello 0,84%.

Le borse europee hanno segnato i massimi di due settimane grazie alle robuste trimestrali delle compagnie assicurative, tra cui le britanniche Admiral e Aviva, che contribuiscono a compensare il forte calo del gruppo olandese di pagamenti Adyen dopo il taglio alle previsioni annuali.

A Piazza Affari, il FTSE MIB ha terminato la giornata con un aumento dell’1,11%, a 42.654 punti, continuando la scia rialzista evidenziata da tre guadagni consecutivi, innescata martedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share termina la giornata in aumento dell’1,03%. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,12%); poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,24%).

I migliori e i peggiori di Milano

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Ferrari (+3,57%), Telecom Italia (+2,80%), Buzzi (+2,65%) e Leonardo (+2,36%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Unipol, che ha chiuso a -0,66%. Contrazione moderata per Moncler, che soffre un calo dello 0,65%. Sottotono Saipem che mostra una limatura dello 0,52%. Deludente BPER, che si adagia poco sotto i livelli della vigilia.

In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, NewPrinces (+3,04%), Ascopiave (+2,97%), LU-VE Group (+2,35%) e Comer Industries (+2,19%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Fincantieri, che ha chiuso a -2,48%. Fiacca WIIT, che mostra un piccolo decremento dell’1,45%. Discesa modesta per Mondadori, che cede un piccolo -1,22%. Pensosa Philogen, con un calo frazionale dello 0,93%.

I dati macro usciti oggi

Guardando ai dati più importanti pubblicati oggi, nel Regno Unito il PIL del 2° trimestre è salito, oltre le attese, di +0,3% t/t (da +0,7% precedente): il contributo principale è stato fornito dalla spesa pubblica, con consumi deboli ed investimenti in calo. Nell’Eurozona la seconda lettura del PIL 2° trimestre ha confermato la crescita di +0,1% t/t, mentre a giugno l’output industriale ha registrato un calo di -1,3% m/m, contro -0,9% atteso e +1,1% precedente.

Negli Stati Uniti è emerso che i prezzi alla produzione hanno segnato un +0,9% su base mensile a luglio, sopra il +0,2% stimato dagli analisti, mentre sono scese poco più delle attese le richieste di sussidio alla disoccupazione negli USA nell’ultima settimana.

Le aspettative sulla Fed

Il clima “risk-on” degli ultimi giorni è dettato dall’aumento delle scommesse per un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre. Non è nemmeno escluso un taglio di 50 punti base dopo le dichiarazioni del segretario al Tesoro Scott Bessent in tal senso, anche se alcuni banchieri centrali USA hanno smorzato queste aspettative: Mary Daly “non vede la necessità” di un taglio di questa portata, mentre secondo Alberto Musalem “non è supportato dall’attuale stato dell’economia e dalle prospettive”.

Inoltre, i dati più forti del previsto sui prezzi alla produzione hanno smorzato le aspettative degli investitori di possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno. Il mercato continua tuttavia a prevedere un taglio di un quarto di punto percentuale a settembre.

Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent ha detto oggi in un’intervista a Fox Business  che le condizioni sembrano ora più favorevoli per un taglio dei tassi di interesse e che la banca centrale potrebbe “iniziare con 25 punti base e poi accelerare“.

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