L’Opec+ avanza inesorabile con i suoi aumenti produttivi, che puntano a riassorbire i precedenti tagli produttivi di 1,65 milioni di barili decisi a marzo 2023 (arrivati fino a 2,2 milioni di barili a novembre 2023). Quest’ultimo aumento di 137 mila barili, il terzo consecutivo, è in linea con le variazioni decise nei mesi scorsi e conferma la strategia di cauto e progressivo aggiustamento produttivo deciso da otto membri del cartello, inclusa la Russia.
Il petrolio questa mattina è in frazionale rialzo, avendo il mercato già scontato questo aumento produttivo, con il Brent che segna un incremento dello 0,69% a 65,22 dollari al barile, mentre il WTI segna un progresso dello 0,71% a 61,40 dollari.
Gli otto Paesi partecipanti agli aggiustamenti volontari
Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi, Kuwait, Kazakhstan, Algeria e Oman, gli otto Paesi che avevano concordato tagli volontari alla produzione ad aprile e novembre 2025, si sono riuniti in videoconferenza domenica, 2 novembre 2025, per esaminare le condizioni e le prospettive del mercato globale.
Taglio di 137 mila barili dal 1° dicembre
Alla luce delle prospettive economiche globale stabili e degli attuali solidi fondamentali del mercato, di riflesso delle basse scorte di petrolio, gli otto paesi partecipanti hanno deciso di attuare un aggiustamento della produzione di 137.000 barili al giorno, in linea con le attese, rispetto agli 1,65 milioni di barili al giorno di aggiustamenti volontari annunciati ad aprile 2023. Tale aggiustamento sarà attuato a partire dal 1° dicembre 2025.
Gli otto paesi, che si riuniranno di nuovo il prossimo 30 novembre, hanno anche deciso di sospendere gli incrementi produttivo previsto per gennaio, febbraio e marzo 2026, tenendo conto della stagionalità del mercato petrolifero.
Confermata una strategia flessibile
Gli otto Paesi partecipanti ai tagli volontari hanno ribadito che potranno restituire al mercato 1,65 milioni di barili al giorno, in parte o per intero, in base all’evoluzione delle condizioni di mercato e in modo graduale. I paesi continueranno a monitorare e valutare attentamente le condizioni di mercato e, nel loro continuo impegno a sostenere la stabilità del mercato, ribadiscono l’importanza di adottare un approccio cauto e di mantenere la massima flessibilità, che gli consente di sospendere o annullare ulteriori aggiustamenti volontari della produzione.
Gli otto paesi OPEC+ hanno confermato la loro intenzione di compensare completamente qualsiasi volume prodotto in eccesso da gennaio 2024 e, a tale scopo, continueranno ad incontrarsi mensilmente per esaminare le condizioni di mercato e la conformità delle loro decisioni.
La situazione di mercato
Frattanto, per il mercato petrolifero si attende il prossimo anno un surplus record, stando alle previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), ed ogni barile in più offerto al mercato rischia di aggravare ulteriormente questo surplus. Secondo le stime dell’AIE, la produzione mondiale supererà i consumi in media di 3,33 milioni di barili al giorno nel 2026, raggiungendo un record storico poco oltre il picco raggiunto nel 2020, durante la pandemia di Covid.
La pace in Medioriente e la ripresa degli scambi commerciali, grazie anche agli accordi bilaterali siglati dagli Stati Uniti potrebbe ulteriormente aggravare questa situazione, mentre le sanzioni imposte alla Russia potrebbero rallentare l’offerta dell’Opec+ e bilanciare il mercato.