Le guerre in Ucraina e in Medio Oriente, assieme alle tensioni sui mercati energetici, alla crescita dell’inflazione e allo spettro della recessione in Europa, hanno reso il 2023, nella prospettiva dell’economia e dei mercati finanziari, l’anno dell’incertezza che ha finito per condizionare l’andamento di diversi settori economici, non quello dell’*Intelligenza Artificiale che ricorderà probabilmente il 2023 come il suo anno d’oro.
Non solo IA, 4 idee di investimento
Ma nel 2024 potranno emergere nuove industrie capaci di replicare il successo della corsa verso l’intelligenza artificiale a cui abbiamo assistito all’inizio del 2023? Secondo gli analisti di Freedom Finance Europe, il panorama tecnologico è in continua evoluzione e nuove industrie possono emergere rapidamente.
Il concetto di “informatica spaziale” è ampio e include svariate tecnologie come la realtà aumentata
(AR), la realtà virtuale (VR) e la realtà mista (MR). Queste tecnologie hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo che ci circonda – e vengono già utilizzate in una gran varietà di settori tra cui quello dei giochi, quello medico e il settore manifatturiero.
Apple può trainare l’informatica spaziale – Secondo alcune testimonianze, Apple sta investendo molto nel calcolo spaziale e pare che stia sviluppando le proprie cuffie AR/VR. Se Apple riuscisse a portare questo prodotto sul mercato, potrebbe innescare una nuova ondata di interesse nei confronti dell’informatica spaziale e, conseguentemente, condurre verso la nascita di nuove industrie e imprese”, spiega Francesco Bergamini, rappresentante di Freedom Finance Europe in Italia.
Il calcolo spaziale è uno dei settori che sta attirando sempre più attenzione: lo testimonia l’introduzione da parte di Apple dell’Apple Vision Pro, il primo computer spaziale, la cui uscita è prevista per il 2024. Questo dispositivo mira a connettere agevolmente i contenuti digitali con il mondo fisico attraverso un’interfaccia utente completamente
tridimensionale controllata dagli occhi, dalle mani e dalla voce dell’utente. Si tratta di un passo significativo verso un futuro in cui l’interazione digitale sarà più coinvolgente e intuitiva.
Infrastrutture veicoli elettrici, mercato da 7 miliardi dollari
Anche le infrastrutture per i veicoli elettrici (EV) stanno mostrando una crescita significativa: per esempio, si prevede che il mercato delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici pesanti varrà poco meno di 7,4 miliardi di dollari nel 2024. Inoltre, entro il 2030, la domanda di energia per la ricarica di veicoli elettrici potrebbe raggiungere i 53 miliardi di kilowattora, un valore che indica l’elevato slancio di crescita di questo settore.
Web 3 e biologia sintetica “on fire”
Oltre all’informatica spaziale e alle infrastrutture per veicoli elettrici, ci sono una serie di altre aree in cui potrebbero emergere nuove industrie nel 2024: ne è un esempio Web3, una nuova visione di Internet basata sulla tecnologia blockchain che ha il potenziale per rivoluzionare molte industrie, tra cui quella finanziaria, dei social network e dei giochi. L’informatica quantistica potrebbe, inoltre, innovare nella scoperta di farmaci, nella scienza dei materiali e nella finanza. Un altro potenziale boom è evidente nella biologia sintetica: un campo dell’ingegneria biologica che consente la creazione di nuovi sistemi biologici utili e che ha il potenziale di trasformare molte industrie, come la medicina, l’agricoltura e l’energia.
“Gli investitori interessati ai settori nuovi ed emergenti dovrebbero valutare attentamente i rischi prima di prendere qualsiasi decisione di investimento. Le industrie nuove ed emergenti possono essere volatili e rischiose, ma possono anche offrire rendimenti elevati agli investitori disposti a correre il rischio. Tuttavia, il successo di ciascun settore dipende da tanti fattori, tra cui i progressi tecnologici, l’accettazione del mercato, il supporto a livello normativo e molto altro; pertanto, in un panorama tecnologico in costante evoluzione, è importante rimanere informati e sapersi adattare”, commenta Francesco Bergamini, rappresentante di Freedom Finance Europe in Italia.