Questa diretta è stata chiusa alle 17.30 di venerdì. Qui le notizie di Borsa del 16 settembre 2024 in diretta.
Le Borse europee chiudono in rialzo, sostenute dalla decisione della Banca Centrale Europea di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, in linea con le aspettative degli economisti. Ora l’attenzione si sposta sulla Federal Reserve, che il 18 settembre annuncerà un nuovo taglio dei tassi. Tuttavia, resta incerta l’entità della riduzione, che potrebbe essere di 25 o 50 punti base, a causa dei dati contrastanti su lavoro e inflazione. Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le probabilità di un taglio di 50 punti base sono salite al 43%, rispetto al 28% del giorno precedente, mentre il 57% degli analisti prevede un taglio di 25 punti base.
Nel panorama delle borse europee, Francoforte si distingue con una performance positiva, registrando un significativo rialzo dello 0,98%. Londra segna un incremento più contenuto, dello 0,39%, mentre Parigi chiude con un aumento moderato dello 0,41%. A Milano, il FTSE MIB ha guadagnato un timido +0,34% in chiusura, mentre l’indice FTSE Italia All-Share ha segnato un incremento dello 0,40%, raggiungendo i 35.693 punti.
Nel finale scende Campari
Amplifon ha chiuso la seduta in rialzo dell’1,58%, beneficiando del sollievo degli analisti riguardo ai timori sul nuovo software per AirPods, ritenuto complementare e non sostitutivo degli apparecchi acustici. Tra i best performers di Milano, in evidenza Iveco (+2,52%), Telecom Italia (+2,41%), STMicroelectronics (+1,92%) e DiaSorin (+1,91%).
In controtendenza Campari, che ha subito una raffica di vendite nel finale di seduta a Piazza Affari, chiudendo in calo del 5,56%. A pesare sono state le dichiarazioni del CEO Matteo Fantacchiotti durante un roadshow organizzato da Bank of America, in cui ha evidenziato la persistente debolezza del settore beverage. In particolare, Fantacchiotti ha sottolineato che negli Stati Uniti, dove si attendeva un miglioramento nel terzo trimestre, i consumi rimangono deboli.
Anche Nexi ha chiuso in rosso (-2,84%), influenzata dal profit warning emesso dalla francese Worldline, che ha perso il 14,38% a Parigi. Worldline ha annunciato l’uscita del CEO Gilles Grapinet e ha rivisto le previsioni per il 2024, stimando un calo dell’1% del fatturato, rispetto al precedente aumento del 2-3% previsto ad agosto. Gli analisti di Jefferies hanno sottolineato che si tratta del terzo avvertimento sui conti della società.
Borsa ore 12: Piazza Affari ancora positiva nonostante i dati deludenti della produzione industriale europea
I dati sulla produzione industriale dell’Eurozona sono negativi ma le borse europee continuano a registrare rialzi. Francoforte avanza dello 0,42%, Parigi dello 0,38%, Londra dello 0,13% e Milano guadagna lo 0,18%, attestandosi a 33.515 punti alle 12, trainato da titoli come Banco Bpm, DiaSorin, Tim, Eni e Amplifon.
Anche i futures statunitensi sono positivi, con il Dow Jones in aumento dello 0,23% e l’S&P500 dello 0,27%. Sul fronte dei dati economici, la produzione industriale dell’Eurozona ha registrato una diminuzione dello 0,3% a luglio su base mensile, peggiore delle attese degli economisti, che prevedevano un calo dello 0,2%. Su base annua, la produzione è scesa del 2,2%, migliorando rispetto alla contrazione del 4,1% di giugno (dato rivisto).
Borsa ore 9: il taglio della Bce e i titoli energetici portano in positivo Milano
Borse europee in leggero rialzo in avvio di seduta: Francoforte +0,15%, Londra +0,03%, Parigi +0,09%, Milano +0,13%. Le premesse sono positive, visto che Wall Street ha chiuso in positivo e ci si aspetta che l’andamento sia uguale in Europa, anche alla luce del taglio dei tassi avvenuto ieri da parte della Bce. Ora invece tocca alla Federal Reserve; sarà probabilmente un taglio dei tassi, ma resta da definire se sarà di 25 o 50 punti base.
A Milano bene Enel e Eni, crolla Nexi
A Piazza Affari, i maggiori rialzi del giorno sono guidati da Amplifon, che avanza dell’1,29% a 27,58 euro, Brunello Cucinelli con un incremento dello 0,95% a 84,95 euro e Campari, che cresce dello 0,85% a 8,338 euro.
Diasorin e Iveco Group registrano entrambe un aumento dello 0,83%, rispettivamente a 102,90 euro e 8,718 euro. Eni sale dello 0,75% a 13,954 euro, dopo aver varato la nuova organizzazione societaria che punta a fare emergere valore delle società satellite Vår Energi, Azule, Plenitude ed Enilive attraverso l’ingresso di nuovi partner e la quotazione.
Cresce anche Stellantis dello 0,70% a 13,606 euro. Nel frattempo, la produzione della 500 Bev a Mirafiori subirà una sospensione delle attività che si prolungherà fino all’11 ottobre.
Telecom Italia guadagna lo 0,67% a 0,242 euro, Moncler cresce dello 0,63% a 51,44 euro e Stmicroelectronics conclude la giornata con un rialzo dello 0,61% a 25,43 euro.
Il principale ribasso della mattinata è di Nexi, che scende del 3,09% a 6,158 euro. Società PayTech italiana, il motivo del ribasso è dovuto al calo di Worldline sulla Borsa di Parigi. Operante nel settore delle tecnologie di pagamento, Worldline ha annunciato un cambio di Ceo e ha rivisto al ribasso le sue previsioni per i ricavi e l’Ebitda del 2024, citando “problemi di performance specifici” in alcune delle sue attività.
Male anche Leonardo con un calo dello 0,92% a 20,39 euro, mentre Tenaris perde lo 0,62%, scendendo a 12,855 euro. Finecobank è in ribasso dello 0,59% a 15,055 euro e Unicredit registra una diminuzione dello 0,39% a 37,05 euro, ancora alle prese con l’acquisto di Commerzbank e che ha ricevuto anche il parere favorevole di Christine Lagarde.
Continuando con i ribassi, Saipem cede lo 0,30% a 1,845 euro, Banca Mediolanum scende dello 0,18% a 10,93 euro, e Erg diminuisce dello 0,16% a 24,86 euro. Recordati Ord e Italgas chiudono entrambi con un calo dello 0,10%, rispettivamente a 50,85 euro e 5,20 euro.
Cosa cambia con il taglio dei tassi
Come previsto, ieri la Bce ha ridotto i tassi di interesse di ulteriori 25 punti base. Il tasso sui depositi è sceso al 3,5%, mentre i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e marginali sono stati portati rispettivamente al 3,65% e al 3,9%. Le previsioni di inflazione rimangono invariate rispetto alle proiezioni di giugno: 2,5% per il 2024, 2,2% per il 2025 e 1,9% per il 2026. Tuttavia, sono state riviste al rialzo le stime sull’inflazione di fondo: 2,9% (da 2,8%) per il 2024, 2,3% (da 2,2%) per il 2025 e 2,0% (da 1,9%) per il 2026.
Gli economisti hanno ridotto le previsioni sui tagli dei tassi da 35 a 32 centesimi per la fine dell’anno, continuando a scontare un ulteriore taglio di 25 punti base a dicembre. Tuttavia, secondo fonti della Bce citate da Reuters, un taglio a ottobre appare improbabile senza sorprese particolarmente negative sulla crescita.
Spread a 138 punti
All’apertura, lo spread tra BTp e Bund è rimasto pressoché stabile. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund a pari scadenza è sceso a 138 punti base, rispetto ai 139 punti di ieri. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark è in calo, attestandosi al 3,51% rispetto al 3,55% della chiusura di ieri.