Borse, i dati positivi sul lavoro Usa fanno correre i mercati: Piazza Affari chiude a +1,3%

Borse europee deboli, ma Milano va in positivo. Bene anche Eni, Mps e Unicredit. Continua a preoccupare la situazione in Medio Oriente

Pubblicato: 4 Ottobre 2024 09:00Aggiornato: 4 ottobre 2024 18:01

Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Questa diretta è stata chiusa alle 18 di venerdì. Qui le notizie in diretta di lunedì 7 ottobre.

Il dato sul mercato del lavoro statunitense per settembre, superiore alle aspettative, ha rassicurato gli investitori sullo stato dell’economia degli Stati Uniti, permettendo alle Borse europee di recuperare terreno dopo la debolezza della sessione precedente. Piazza Affari si distingue, con il Ftse Mib in testa, chiudendo con un rialzo dell’1,28%, spinto dal settore bancario. Le preoccupazioni per nuove tasse si sono attenuate dopo che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha chiarito che le misure fiscali riguarderanno tutti i settori produttivi che hanno tratto vantaggio da un contesto economico favorevole.

Tra i listini europei seduta senza slancio per Francoforte, che riflette un moderato aumento dello 0,55%, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, e in luce Parigi, con un ampio progresso dello 0,85%.

I titoli migliori di oggi

Nel complesso vanno molto bene le banche: Bper ha registrato un incremento del 4,28%, mentre Mps ha guadagnato il 3,05%, nonostante la conferma dell’intenzione del Tesoro di cedere un’ulteriore quota entro la fine dell’anno. Anche Unicredit chiude in rialzo a 2,97%.

Bene anche il settore auto è andato bene, dopo la decisione dell’Unione Europea di introdurre dazi sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina, con Stellantis che ha recuperato l’1,75%. Ancora più brillante la performance di Recordati, che è balzata del 4,75% grazie all’acquisizione dei diritti globali sul farmaco Enjaymo da Sanofi per 1,075 miliardi di dollari. In coda al listino, invece, Prysmian ha perso lo 0,89% e Amplifon lo 0,46%.

Usa, posti di lavoro sopra le attese

Il rapporto esaltante sui posti di lavoro negli Usa fa felice gli investitori e fa tirare loro un sospiro di sollievo, dopo i rischi che vedevano l’economia americana in recessione.

Secondo i dati del Bureau of Labor Statistics, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%, rispetto al 4,2% registrato il mese precedente e al consensus previsto. Nel mese di settembre sono stati aggiunti 254 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, un forte aumento rispetto ai 159 mila di agosto, un dato già rivisto al rialzo rispetto ai 142 mila inizialmente riportati. Questo risultato ha superato nettamente le aspettative del mercato, che prevedevano un incremento di 147 mila nuovi impieghi.

L’occupazione ha continuato a crescere in diversi settori a settembre 2024, con aumenti significativi nella ristorazione, nell’assistenza sanitaria, nella pubblica amministrazione, nell’assistenza sociale e nell’edilizia. Il settore privato ha registrato una creazione di 223 mila posti di lavoro, un dato ben superiore alle attese del mercato, che prevedevano 125 mila nuovi impieghi, e ai 114 mila posti rivisti di agosto.

Nel settore manifatturiero, invece, si è verificato un calo di 7 mila posti di lavoro, leggermente peggiore rispetto alla diminuzione di 5 mila prevista dal consensus, ma in miglioramento rispetto ai 27 mila posti persi il mese precedente.

“Oggi abbiamo ricevuto buone notizie per i lavoratori e le famiglie americane con oltre 250.000 nuovi posti di lavoro a settembre e una disoccupazione tornata al 4,1%. Con il rapporto di oggi, abbiamo creato 16 milioni di posti di lavoro, la disoccupazione rimane bassa e i salari stanno crescendo più velocemente dei prezzi”. Lo ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dopo la pubblicazione dei dati del Bureau of Labour Statistics.

Borse ore 12: Piazza Affari resta in positivo, è la migliore in Europa grazie a Recordati e Saipem

L’indice di Piazza Affari continua a mostrare un rialzo dello 0,71%, raggiungendo quota 33.407 punti, superando Francoforte che sale solo dello 0,04% e anche meglio di Parigi con un +0,34%. Nel frattempo, i prezzi del petrolio accelerano, con il Brent che guadagna lo 0,86%, attestandosi a 78,29 dollari al barile. Questa dinamica è influenzata dalle dichiarazioni del leader iraniano, Ali Khamenei, durante il suo sermone del venerdì a Teheran, in cui ha affermato che Israele non otterrà mai la vittoria su Hamas e Hezbollah.

Oggi i maggiori rialzi sull’indice vedono in testa Recordati Ord, che segna un incremento del 3,84%, Saipem segue con un aumento del 2,96% e le banche come Bper Banca (+2,08%) e Unicredit a +1,50%.

Oggi i maggiori ribassi sull’indice sono guidati da Amplifon, che segna una diminuzione del 1,90%, e Campari segue con un calo dello 0,73%.

Borse ore 9: Piazza Affari apre in positivo dopo le parole di Giorgetti, bene Mps e Tim

Le borse europee si muovono debolmente in attesa del dato chiave sul mercato del lavoro statunitense, che potrebbe influenzare le prossime decisioni della Federal Reserve. La situazione in Medio Oriente, con la crescente tensione tra Iran e Israele, continua a destare preoccupazione tra gli investitori. Parigi perde lo 0,2%, Francoforte lo 0,1% e Londra lo 0,2%. In controtendenza Milano, con il Ftse Mib in rialzo dello 0,4%.

Piazza Affari quindi in rialzo, dopo il calo dell’1,5% della seduta precedente, influenzato anche dalle dichiarazioni del ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che ha chiesto “un contributo di tutti” per sostenere il Paese, anticipando una manovra finanziaria severa, pur senza fornire dettagli specifici.

I titoli che registrano i maggiori rialzi oggi vedono in testa gli industriali: Recordati Ord apre con un incremento del +3,84%, seguita da Saipem a +2,35% mentre Eni segna un rialzo dell’1,28% grazie all’aumento del prezzo del petrolio Brent, che segna un +0,21% a 77,78 dollari al barile dopo la corsa del 3 ottobre. Continua la sua corsa Telecom Italia che guadagna l’1,71%, con l’offerta di Sparkle sul tavolo.

Buona performance anche delle banche, con Mps (+1%) in testa, dopo i cali degli ultimi giorni. Ieri Giorgetti ha confermato che entro fine anno verrà collocata una tranche, ma ha anche auspicato un progetto industriale per l’istituto, che dovrà diventare uno dei principali player italiani. Dati positivi anche per Iveco Group (+1,23%), Nexi (+1,15%) e Stellantis (+1,04).

Spread a 132 punti

Lo spread tra BTp e Bund apre in leggero calo. Nelle prime contrattazioni, il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il Bund tedesco di pari durata si attesta a 132 punti base, in diminuzione di 1 punto rispetto alla chiusura precedente. In controtendenza, il rendimento del BTp decennale benchmark è in aumento, registrando un valore iniziale del 3,49% rispetto al 3,47% del giorno precedente.

Petrolio in calo, attenzione a Mps e Tim

A breve le notizie in diretta dalla Borsa di Milano e dalle Borse Europee, previste in leggero rialzo all’inizio della giornata mentre la tensione in Medio Oriente rimane alta.

I prezzi del petrolio rallentano dopo la corsa del 3 ottobre, legata ai timori di un possibile conflitto più ampio in Medio Oriente che potrebbe compromettere i flussi di greggio. I futures del Brent calano dello 0,14%, attestandosi a 77,51 dollari al barile, mentre quelli del Wti statunitense scendono dello 0,14%, a 73,51 dollari. Entrambi si avviano comunque verso un guadagno settimanale di circa l’8%.

A Piazza Affari gli investitori sono ancora in attesa di chiarimenti sulle dichiarazioni del ministro delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, che ha invocato “un contributo di tutti” per il Paese, facendo presagire l’introduzione di nuove imposte per le imprese. Mps rimane sotto i riflettori dopo che il ministro ha confermato l’intenzione del Tesoro di vendere entro fine anno una parte della propria quota, attualmente pari al 26,7%.

Stellantis resta un’osservata speciale, con il titolo che ha recuperato i livelli di due anni fa e il Ceo Carlos Tavares che ha indicato come possibile la sua uscita nel 2026, alla scadenza del mandato. Anche Recordati sarà al centro dell’attenzione dopo l’annuncio dell’acquisizione dei diritti globali di Enjaymo (sutimlimab) da Sanofi, un farmaco biologico unico per il trattamento della malattia dell’agglutinina fredda (CAD), per un valore fino a 1,075 miliardi di dollari.

Sul listino di Milano, riflettori puntati su Eni, che sta valutando la cessione di ulteriori partecipazioni in Plenitude ed Enilive, con l’obiettivo di quotare entrambe le società mantenendo la maggioranza, come dichiarato dall’amministratore delegato Claudio Descalzi. Per Stellantis, invece, il Ceo Carlos Tavares ha indicato la possibilità di andare in pensione nel 2026.

Infine, Tim potrebbe continuare a registrare movimenti, con l’offerta per Sparkle ancora in esame. Ieri, i titoli dell’azienda hanno segnato una delle migliori performance del Ftse Mib.

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