Durante la quarantanovesima edizione del Forum annuale di The European House – Ambrosetti, la maggioranza dei partecipanti ha emesso un giudizio positivo sull’operato del Governo Meloni. In particolare, il 50,7% della business community riunita a Cernobbio ha valutato positivamente il governo, mentre circa un quinto della platea (il 18,3%) si è collocato in una posizione di sufficienza. Tuttavia, è emerso che circa il 31% dei presenti ha espresso un giudizio negativo sull’operato del governo.
Le opinioni cambiano notevolmente quando si affronta il tema della manovra sugli extra profitti delle banche. In questo caso, il 33,3% della platea ha espresso un giudizio molto negativo sulla manovra stessa. Le valutazioni complessive sulla manovra si collocano al 62,8%, con un 9% dei partecipanti che valuta la manovra come molto positiva.
Politica estera: per i partecipanti poca coerenza da parte dell’Unione Europea
La coerenza dell’Unione europea come attore di politica estera sta ricevendo un crescente numero di opinioni sfavorevoli. Durante il forum di Cernobbio, solo uno su tre partecipanti ha espresso un giudizio positivo in merito, mentre un quinto preferisce attendere ulteriori decisioni prima di emettere un giudizio definitivo. Questi risultati emergono dal primo televoto condotto oggi durante la seconda giornata del forum annuale Ambrosetti, il quale mira a raccogliere le opinioni della comunità d’affari riguardo al ruolo dell’Unione europea nella politica estera e alla sua coerenza, particolarmente in un momento storico delicato come quello attuale.
La platea, che l’anno precedente aveva espresso in larga maggioranza un giudizio favorevole (73,9%), ha quest’anno mostrato una riduzione dell’approvazione. Solo un terzo dei partecipanti ha valutato positivamente la coerenza dell’Unione europea come attore di politica estera, rappresentando il 33% delle opinioni complessive.
In complesso, le opinioni negative costituiscono oltre il 44% dei partecipanti, mentre quasi il 23% si colloca in una posizione neutrale, evidenziando un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. Questo suggerisce un atteggiamento di attenta attesa riguardo alle prossime decisioni dell’Unione europea, prima di esprimere una valutazione più definitiva.
Cernobbio senza Meloni, i motivi
Giorgia Meloni ha annunciato che non parteciperà al Forum annuale di Villa d’Este all’inizio di settembre, una decisione che ha messo in sospeso gli organizzatori del forum per alcuni giorni. Alla fine, ha deciso di evitare l’evento. La presidente del Consiglio aveva ricevuto un invito, ma ha dichiarato di avere altri impegni non specificati che le impediscono di partecipare. Questo avrebbe rappresentato un palcoscenico ideale per enfatizzare i successi dei primi dieci mesi del suo governo e per consolidare un’immagine internazionale di successo, come lei stessa ha sottolineato in molte dichiarazioni pubbliche. Tuttavia, questa opportunità di confronto non si realizzerà.
La decisione di non partecipare al forum sembra essere stata influenzata dalla controversa tassa sugli extraprofitti delle banche, introdotta all’inizio di agosto senza preavviso. Questa mossa ha suscitato preoccupazioni nel settore finanziario sin dal primo giorno, e il governo ha poi fatto un passo indietro e attenuato l’impatto iniziale del prelievo in risposta alle proteste delle banche. Tuttavia, la premier non ha ritirato la misura e ha continuato a sostenerla, anche a costo di scontrarsi con il vicepremier di Forza Italia, Antonio Tajani, che è stato tenuto completamente all’oscuro della decisione iniziale.
Salario minimo, le parole del Premio Nobel
Joseph Stiglitz, uno dei massimi economisti mondiali e premio Nobel nel 2001, ha dichiarato che il salario minimo è un elemento positivo per l’economia e la società, soprattutto in un periodo caratterizzato da profonde disuguaglianze, come quello attuale,” ha dichiarato a margine del forum Ambrosetti a Cernobbio. “Le preoccupazioni riguardanti gli effetti collaterali sono infondate. Spesso, il salario minimo ha addirittura contribuito ad aumentare l’occupazione, oltre a mettere più denaro nelle tasche dei consumatori.”
Stiglitz, che in passato aveva sostenuto l’idea di una tassa sugli extraprofitti per le grandi aziende come soluzione per affrontare le disuguaglianze post-Covid, ha anche discusso della situazione economica in Europa, lanciando un monito alla Banca Centrale Europea guidata da Christine Lagarde. “Il problema per l’Europa è che la BCE è stata costretta a seguire la Federal Reserve per evitare di indebolire l’euro. Tuttavia, gli Stati Uniti hanno maggior margine di manovra per sostenere l’economia di fronte all’innalzamento dei tassi, mentre l’Europa rischia di più in questa situazione. Una reale recessione è ora una minaccia concreta, e la BCE dovrà essere estremamente prudente.”
Parlando della politica economica del governo italiano, Stiglitz ha espresso preoccupazione riguardo alla competenza del governo guidato da Giorgia Meloni, che è stata assente all’evento a Cernobbio. “Credo che ci sia un problema di mancanza di competenza. Come ho già sottolineato in passato, indipendentemente dalla filosofia politica di questo governo, c’è il timore che le persone al comando non abbiano una grande esperienza e che la qualità delle decisioni prese non sia all’altezza delle sfide attuali.”
La prima volta per Elly Schlein, cosa ha detto
Il segretario del Partito Democratico (Pd), Elly Schlein, ha ribadito l’importanza della proposta del salario minimo durante il suo intervento al workshop Ambrosetti a Cernobbio. Ha sottolineato che dove è stato implementato, il salario minimo ha contribuito a ridurre la concorrenza sleale senza avere effetti negativi sull’occupazione e ha stimolato i consumi tra le fasce di reddito più basse. Schlein ha dichiarato che il suo partito continuerà a sostenere questa iniziativa.
Nel contesto della discussione sull’Unione Europea dopo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Schlein ha affrontato la questione dei fondi per la transizione e la difesa comune europea. Ha evidenziato che alcuni paesi europei hanno insistito nell’includere parametri standard nel patto di stabilità, che potrebbero portare a errori del passato. Ha suggerito che se la “golden rule” (regola d’oro) fosse respinta, sarebbe importante cercare nuovi fondi europei per scopi come la transizione energetica o la difesa comune europea, al fine di mantenere la continuità nello sforzo intrapreso durante la pandemia.
Schlein ha inoltre sottolineato l’importanza del multilateralismo, affermando che è essenziale evitare uno scenario in cui i paesi del G7 si trovino in conflitto con il resto del mondo (“west vs rest”). Ha sottolineato che le crisi complesse affrontate negli ultimi anni, dall’aspetto economico-finanziario a quello pandemico, dalla demografia alla crisi climatica, richiedono una riflessione sul modello di sviluppo, che ha dimostrato molte limitazioni.