Avere l’auto elettrica è più facile, aumentano colonne di ricarica ma non al Sud

Secondo il report di Motus-E in Italia ci sono 67.561 punti di ricarica, +10.569 in un anno, ma mentre il Nord avanza, il Sud resta indietro

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Continua a crescere il supporto per le auto elettriche. In Italia, dopo anni di difficoltà, la rete di ricarica inizia a essere davvero diffusa e utile ai possessori di veicoli elettrici. In autostrada i punti di ricarica sono oltre 1.000, mentre in tutta Italia si arriva a superare le 65mila colonnine.

Solo negli ultimi mesi, le infrastrutture di ricarica sono salite di oltre 10mila unità e secondo gli operatori la rete elettrica continua a espandersi. Ci sono però delle criticità: il Mezzogiorno e la viabilità. Questo si traduce anche in una diffusione bassa, rispetto al resto d’Europa, dei veicoli elettrici.

Aumenta la rete elettrica per le auto: i numeri

I numeri della rete per le auto elettriche sono in aumento. L’ultimo report di Motus-E, l’associazione di riferimento per la mobilità elettrica, conferma il trend positivo e l’enorme miglioramento rispetto allo scorso anno.

Nel documento si scopre che in tutta Italia sono installati ben 67.561 punti di ricarica elettrica e 1.159 punti in autostrada (il 45% delle aree di servizio ne è fornito). Si tratta di un passo avanti rispetto ai dati precedenti. I numeri raccontano un impegno sempre maggiore degli operatori.

Altri dati positivi, che possono spingere davvero verso una transizione all’auto elettrica per migliaia di automobilisti, sono:

Le Regioni con più punti di ricarica

Come su molti altri temi, il Sud resta meno coinvolto negli ammodernamenti. L’Italia, anche sull’elettrico, viaggia a due velocità. Le Regioni con più punti di ricarica sono:

Tra le province, invece:

I punti deboli della rete elettrica italiana

Migliora, ma non è ancora perfetta e ce lo dicono i dati relativi al numero delle auto elettriche nel Paese. Infatti rispetto al resto d’Europa, l’Italia si piazza ultima per immatricolazione dei modelli full electric con il 5,2% delle quote nel primo semestre dell’anno. È un dato in salita, ma ancora pari a circa un terzo della media Ue.

Tra i motivi c’è il prezzo, una carenza di incentivi, ma anche una rete elettrica non ancora convincente. Due i punti critici: il Mezzogiorno e la viabilità. Anche le autostrade sono coperte solo a metà, ci sono infatti zone non coperte come la A24, che presenta solo punti a bassa potenza.

In ogni caso, se ci fosse un aumento delle immatricolazioni, la rete elettrica potrebbe non riuscire a sostenere tutti i veicoli circolanti. Si tratta quindi di una sfida: prima le colonne, poi si portano gli automobilisti verso l’elettrico. C’è bisogno di fiducia reciproca.

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