Nel cambio euro-dollaro vince l’Euro, quanto vale oggi nel mercato valutario internazionale

L'euro sta continuando a guadagnare terreno sul dollaro: ma quando vale oggi e quali sono le previsioni che potrebbero influenzare il mercato valutario internazionale

Pubblicato: 12 Dicembre 2024 13:11

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

L’euro sta continuando a guadagnare terreno sul dollaro, segnando un incremento dello 0,30% in apertura della giornata di giovedì 12 dicembre 2024. La moneta unica europea si scambia infatti a 1,0527 contro il biglietto verde, un dato che riflette un apprezzamento rispetto alle precedenti quotazioni.

Il Cambio euro-dollaro oggi

Al 12 dicembre 2024, il cambio dell’euro con il dollaro è 1,0527 Usd, segnando un +0,30% rispetto alla chiusura precedente. Questo dato riflette l’andamento positivo dell’euro, che continua a beneficiare di un mix di fattori, tra cui le aspettative per le politiche monetarie della Bce, la situazione macroeconomica europea e gli sviluppi globali.

La forza dell’euro sui mercati valutari arriva in un momento cruciale, a poche ore dalle attese decisioni della Banca Centrale Europea (Bce) sui tassi di interesse. Il mercato è cioè in attesa di capire se la Bce deciderà ulteriori riduzioni dei tassi in risposta alla debole crescita economica nell’Eurozona, e questo potrebbe avere un impatto diretto sulla valuta. Tuttavia, l’attuale tasso di cambio suggerisce una certa stabilità e fiducia da parte degli investitori nell’euro, nonostante le incertezze economiche globali.

La forza dell’euro sui mercati globali

Non solo contro il dollaro, ma anche nei confronti di altre valute, l’euro si presenta in territorio positivo. Infatti, la moneta unica è in rialzo anche contro lo yen giapponese, con una quotazione che tocca i 160,37 (+0,22%) e segnala un rafforzamento della valuta europea anche nei mercati asiatici, nonostante le sfide economiche globali.

Questi movimenti sui mercati valutari internazionali sono influenzati non solo dalle decisioni della Bce, ma anche dalle dinamiche macroeconomiche globali, come le politiche monetarie della Federal Reserve, l’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti e l’evoluzione delle tensioni geopolitiche. Nonostante i segnali di debolezza economica in Europa, l’euro ha mostrato una certa resilienza, rafforzandosi su più fronti.

Perché il dollaro sta scendendo?

Il dollaro sta perdendo valore rispetto ad altre valute, come l’euro, a causa di diversi fattori economici e politici. Un elemento chiave è sicuramente rappresentato dalle decisioni della Federal Reserve (Fed). La banca centrale statunitense sembra aver rallentato il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse e potrebbe persino avvicinarsi a un periodo di stabilità o a un eventuale ribasso dei tassi. Questo riduce l’attrattiva del dollaro per gli investitori internazionali, che cercano rendimenti più alti altrove.

Un altro fattore è il rallentamento dell’economia americana. Dati economici meno positivi, come una contrazione della produzione industriale o un calo dei consumi, possono indebolire il dollaro, segnalando una diminuzione della forza economica degli Stati Uniti rispetto ad altre aree, come l’Eurozona.

Anche la competizione con altre valute, in particolare l’euro, gioca un ruolo importante. Se la Banca Centrale Europea (Bce) adotta politiche che rafforzano l’euro, come una gestione attenta dei tassi di interesse per sostenere la crescita nell’Eurozona, il dollaro può perdere terreno.

Infine, anche i fattori geopolitici influenzano il dollaro. In periodi di maggiore stabilità globale, gli investitori tendono a spostare il loro interesse da valute rifugio, come il dollaro, verso altre valute o investimenti più rischiosi. Questo porta a una minore domanda di dollari e, di conseguenza, a un suo deprezzamento.

Previsioni e prospettive

L’euro sembra ora mantenere una posizione solida sui mercati valutari, ma gli investitori monitoreranno con attenzione le prossime mosse della Bce, così come gli sviluppi economici internazionali, per prevedere la direzione futura della moneta unica.

Morgan Stanley, per esempio, prevede una fase ribassista significativa per l’euro, con la possibilità che il cambio Eur/Usd si avvicini alla parità (1.00) nel primo trimestre del 2024, stabilizzandosi a quel livello per gran parte dell’anno. Questa prospettiva è guidata dalle aspettative di una recessione tecnica nell’Eurozona e da possibili tagli dei tassi di interesse da parte della Bce.

Anche HSBC si allinea a una visione cautamente ribassista, stimando che l’euro scenderà da 1.06 nel primo trimestre a 1.04 a metà 2024, fino a 1.02 verso la fine dell’anno. Secondo HSBC, l’allentamento monetario atteso potrebbe essere più complesso da attuare di quanto si supponga.

Danske Bank invece offre una visione mista. Sebbene riconosca opportunità di acquisto a breve termine per l’euro grazie alla debolezza stagionale del dollaro, prevede un calo graduale del cambio Eur/Usd a 1.10 nei prossimi tre mesi, fino a 1.05 entro un anno.

Dunque, per gli esperti l’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro potrebbe essere solo temporaneo, con possibili fluttuazioni legate alle decisioni economiche che verranno prese nei prossimi mesi.

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