Andrea Bonomi è un famosissimo imprenditore, fondatore di Investindustrial. La sua è una vita frenetica e in costante movimento, tra New York, Londra e Lugano. Di cose ne ha viste, eccome, e negli anni ha sviluppato una capacità di previsione per quello che è il suo campo. Che tipo di impatto avrà l’intelligenza artificiale per le imprese del domani?
Fare impresa domani
Un imprenditore del calibro di Andrea Bonomi non può in alcun modo permettersi di tenere la mente ancorata al presente, tutt’altro. Deve volgere lo sguardo sempre al domani, il che lo porta a valutare settori interessanti, che ritiene possano durare nel tempo e garantire una certa stabilità.
“Una sfida davvero affascinante è quella del data mining e dell’intelligenza artificiale applicata alle imprese. Una volta con il “just in time” il tempo della fabbrica era lineare. Ora, con la deglobalizzazione in corso, l’accesso ai dati delle singole imprese è estremamente complesso”.
Bonomi spiega come sia di fatto saltata la categoria del tempo classico dell’industria. La pratica verrà trasformata da chi sarà in grado di sviluppare un modello di rilevazione effettiva e di stima probabilistica davvero capace. Ciò cambierà anche la concezione della manifatturiera internazionale.
Sua nonna Anna Bonomi
Ha più volte avuto modo di parlare di sua nonna Anna, Andrea Bonomi, che l’ha definita di fatto una maestra. La sua è stata una vita avventurosa. È stata in grado di segnare profondamente sia l’infanzia che l’adolescenza dell’imprenditore.
Gli ha offerto uno stile di vita avventuroso da imitare come possibile. Basti pensare che scalava la Saffa, nota azienda produttrice di fiammiferi, ma intanto era in barca in Turchia, dove si è fatta lanciare da un aereo con i biglietti con le informazioni dettagliate sugli acquisti delle azioni.
“Mia nonna incarnava una Milano e un’Italia uscita dalla Seconda guerra mondiale, piene di vita ed energia, voglia di fare a anche la possibilità di riscattare gli errori. Perché c’è sempre il senso del domani”.
Sua nonna è stata una personalità influente e irriverente nell’Italia del boom economico. Figlia di Carlo Bonomi, celebre costruttore milanese, ottiene il suo riconoscimento e ne diventa l’erede universale. Una storia da romanzo, che la vede raggiungere il potere, prendendosi Milano e costruendo il Pirellone. Diventa una protagonista assoluta della vita pubblica italiana, con un senso degli affari finissimo e la voglia di tutelare le proprie radici, mescolando italiano e dialetto.
Non può che ripensare a lei, Andrea Bonomi: “La cosa che mi colpiva di più di lei era il suo parlare dritto e acuminato. O taceva o diceva quello che pensava. Ogni progetto, per lei, si poteva realizzare. La sua lingua era completamente diversa dalla diplomazia e dalla rotondità della finanza e dell’economia italiana di oggi. A partire dalla mia trisnonna Carla, fino ad arrivare a mia madre Emanuela e a mia moglie Gioia, le donne hanno sempre ricoperto un ruolo fondamentale di collante per l’intera famiglia”.