Ultimo mese di vacanze per milioni di studenti italiani che a partire dalla seconda settimana di settembre cominceranno a tornare dietro i banchi per un nuovo anno scolastico. Per alcuni sarà il primo in un nuovo indirizzo, per altri l’ultimo in vista della Maturità, ma tutti condividono lo stesso problema, o per meglio dire tutte le famiglie: il rincaro dei prezzi dei libri. Il 2023, anche per la scuola, è infatti l’anno dei sovrapprezzi da record, col caro-libri pronto a mettere parecchio in difficoltà gli italiani che già hanno dovuto rinunciare a parecchie cose pur di arrivare a fine mese. No alle vacanze, o viaggi ridotti, meno auto per combattere il sovrapprezzo dei carburanti, ma risparmiare sui libri scolastici è ormai quasi impossibile.
L’unico modo per cercare di abbattere i costi per il nuovo anni scolastico arriva quindi dal Governo. L’esecutivo, infatti, si è reso conto dell’aumento dei prezzi dei libri di testo e il ministro Valditara sarebbe pronto a intervenire per cercare di aiutare le famiglie italiane.
Caro-libri, è emergenza
Come vi abbiamo già raccontato, infatti, il rientro a scuola saprà di vera e propria stangata. Perché? La crisi è arrivata anche tra librerie e cartolerie, con i testi scolastici e la cancelleria che ha ormai raggiunto prezzi da record. A farne le spese, come sempre, le famiglie che hanno ancora i figli in età scolastica, peggio ancora se è più di uno, con costi tutt’altro che irrisori.
Stando a quanto riferito dal Sindacato italiano librai (Sil) di Confesercenti, il prezzo dei libri infatti è cresciuto e ha toccato picchi che variano dall’8 al 12%. I costi fanno rabbrividire, perché si va dai 300 euro per un allievo della prima media ai 500 per chi entra quest’anno alle superiori, cifre che salgono fino ad arrivare a 600-700 euro comprendendo anche i vocabolari.
L’aiuto del Governo
Soluzioni? Una volta c’era la famosa corsa all’usata, diventata però difficile da attuare nel presente a causa dei libri di testo di nuova edizione. Oggi l’unica ancora di salvezza potrebbe quindi arrivare dal Governo.
E sembra ragionarci su il ministro dell’Istruzione del Merito Valditara, col Sottosegretario di Stato al Ministero dell’istruzione e del merito Paola Frassinetti che ha sottolineato che l’esecutivo è molto attento alla questione relativa al rincaro dei libri.
Ci sarebbe infatti stato un incontro tra Valditara e Giorgetti, ministro dell’Economia, con l’obiettivo di introdurre misure che vadano a sostegno delle famiglie, che si parli di detrazioni, come avviene già in altri Paesi, o di fondi da stanziare per sostenere il diritto all’istruzione.
Anche gli studenti chiedono aiuti concreti, con Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi, che ha sottolineato la necessità che il governo stanzi dei fondi per risolvere questa situazione: “Un problema, quello dei rincari, aggravato dal fatto che i testi di riferimento vengono cambiati a seconda della volontà dell’editore. Di fatto – è la denuncia – sono sempre gli stessi volumi con qualche minima aggiunta e modifica, ma gli studenti sono comunque costretti a comprarli ex novo”.
E dello stesso avviso è anche il Codacons, col presidente Rienzi che denuncia: “Abbiamo creato un osservatorio per controllare tutti i libri, soprattutto i dizionari, i vocabolari, le grammatiche: verificheremo se nei testi ci saranno cambi sostanziali rispetto ai volumi precedenti, altrimenti siamo pronti anche a denunciare per truffa”.