L’assemblea nazionale dell’Automobile Club d’Italia ha affidato la guida dell’associazione a Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, per il quadriennio 2025-2028.
Una scelta che arriva dopo le dimissioni di Angelo Sticchi Damiani e che apre una nuova fase per l’Aci, chiamata a rafforzare la propria governance, completare le nomine dei Cda e affrontare i dossier più urgenti: sicurezza stradale, digitalizzazione del Pra, organizzazione dei grandi eventi sportivi come il Gp di Monza.
Indice
Eletto con oltre il 78% dei consensi
Con più del 78% delle preferenze sui 2.112 voti espressi, La Russa ha ottenuto un consenso maggiore rispetto alla precedente elezione del 2012, quando la competizione tra più candidati aveva frammentato la base elettorale.
L’associazione, con oltre 1,2 milioni di soci e il controllo di 11 società tra cui il 75% di Sara Assicurazioni e l’Autodromo di Monza, ha confermato la scelta di una guida largamente condivisa.
Nei prossimi mesi si dovranno completare le nomine nei Consigli di amministrazione delle controllate, parte integrante di questa nuova fase.
Il profilo e la carriera di Geronimo la Russa
Classe 1980, milanese, La Russa è avvocato, sposato e padre di due figlie. Oggi guida l’Automobile Club di Milano, siede nel consiglio del Piccolo Teatro e ha già svolto il ruolo di vicepresidente nazionale Aci. Figlio di Ignazio La Russa, presidente del Senato, è una figura nota tanto nel mondo dell’auto quanto in quello culturale.
La sua elezione è arrivata dopo le dimissioni di Angelo Sticchi Damiani, che ha lasciato la presidenza a febbraio dopo 13 anni. In corsa c’era anche Giuseppina Fusco, ma il voto ha consegnato a La Russa una vittoria netta già al primo turno, come spesso accade in queste assemblee, dove il risultato si misura in percentuali schiaccianti e piuttosto veloci.
Queste le sue parole dopo la nomina:
È per me un grande onore essere stato eletto a guidare l’Aci, un’istituzione che rappresenta un patrimonio per il Paese, per i cittadini, per i territori, per il mondo dello sport. Questo risultato è frutto di un lavoro condiviso, che parte da lontano e guarda al futuro. Lavorerò con spirito di servizio, ascolto e determinazione, nel rispetto di ogni sensibilità e con una squadra competente ed appassionata.
Cosa dovrà fare La Russa all’Aci
Con la sua elezione, La Russa eredita un’istituzione che affronta nuove sfide su tre pilastri:
- sicurezza stradale con maggiori controlli e prevenzione;
- digitalizzazione del Pubblico Registro Automobilistico;
- rafforzamento delle attività sportive e dei grandi eventi come il Gran Premio di Monza e i rally internazionali.
L’Aci, oggi impegnata su più fronti tra funzioni pubbliche, associative e sportive, punta inoltre a introdurre tecnologie digitali avanzate, come API per le concessionarie, sistemi IoT per la sicurezza dei veicoli e soluzioni VR per il motorsport, rafforzando il dialogo tra innovazione, sostenibilità e governance tra pubblico e privato.
Quanto guadagna il presidente dell’Aci
Secondo i dati ufficiali dell’Automobile Club d’Italia relativi alla precedente amministrazione, il presidente percepisce un’indennità annuale di circa 126.800 euro lordi per la guida dell’ente.
Non sono ancora stati comunicati aggiornamenti ufficiali per il mandato di Geronimo La Russa, ma è verosimile ipotizzare una cifra simile, a cui si aggiungono eventuali gettoni per altri incarichi connessi alla galassia Aci.
Gli altri incarichi di Geronimo La Russa
Oltre agli incarichi all’interno dell’Aci, Geronimo La Russa ricopre numerosi ruoli professionali e di rappresentanza:
- avvocato cassazionista e da oltre un decennio alla guida del dipartimento di diritto societario e commerciale dello Studio La Russa a Milano;
- co-titolare dello studio legale di famiglia insieme al padre;
- direttore editoriale di Aci Radio dal 2022, con focus su mobilità e sicurezza stradale;
- consigliere di amministrazione in società come H14, Premafin, Metro 4, Federazione Italiana Motonautica, Milan Entertainment, M-I Stadio e Unipolsai Servizi Immobiliari;
- membro del consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro di Milano.