Calcio: Unione Europea affossa la Superlega

Il parere dell'Avvocatura generale ribadisce che ogni nuova competizione deve essere approvata da Fifa e Uefa. A marzo la decisione definitiva.

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Redazione

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Se non è un affossamento definitivo della Superlega, poco ci manca. Il parere espresso dall’Avvocato generale Athanasios Rantos è inequivocabile: Uefa e Fifa, nella loro gestione del calcio, “sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Ue”. Dunque in linea teorica la Superlega, cui ancora aspirano Juventus, Real Madrid e Barcellona, può anche prendere forma, ma fuori dal sistema di Fifa e Uefa e con squadre che non sarebbero più ammesse alle competizioni ufficiali.

Il parere

Nello specifico, sebbene la European Super League Company – la società di diritto spagnolo della Superlega – “sia libera di istituire la propria competizione calcistica indipendente al di fuori dell’ecosistema della Uefa e della Fifa, tuttavia essa non può, contemporaneamente all’istituzione di una competizione siffatta, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzate dalla Fifa e dalla Uefa senza la previa autorizzazione di tali federazioni”. Ancora, “le regole Fifa-Uefa in base alle quali qualsiasi nuova competizione è soggetta ad approvazione preventiva sono compatibili con il diritto della concorrenza dell’Ue”.

A marzo la decisione definitiva

Non si tratta ancora di una sentenza definitiva rispetto alla causa intentata dalla Superlega contro le due istituzioni del calcio, che presuppone un presunto monopolio illegale sull’organizzazione delle competizioni internazionali.

Nelle conclusioni presentate, l’avvocato generale Athanasios Rantos propone alla Corte, che dovrà arrivare alla sentenza la prossima promavera (probabilmente a marzo), di rispondere che:

La reazione di Uefa ed Eca

La reazione della Uefa, affidata a una nota ufficiale, spiega perché. “La Uefa accoglie con grande favore il parere inequivocabile di oggi che raccomanda una sentenza della Cgue a sostegno della nostra missione centrale di governare il calcio europeo, proteggere la piramide e sviluppare il gioco in tutta Europa”.

Altrettanto significativa la presa di posizione dell’Eca, l’associazione dei club europei, più ‘politica’ nella sua analisi. “Il parere emesso oggi dall’avvocato generale della Corte di giustizia UE propone un netto rifiuto degli sforzi di pochi per minare le fondamenta e il patrimonio storico del calcio europeo per molti”. Una posizione che viene rafforzata nelle righe che seguono. “In qualità di organismo che rappresenta quasi 250 dei migliori club di calcio europei, l’Eca è esplicita nella sua forte opposizione nei confronti di quei pochi egoisti che cercano di sconvolgere il calcio europeo per club e minare i valori che lo sostengono. Il parere pubblicato oggi dall’avvocato generale Rantos rafforza l’opposizione di lunga data dell’Eca alla Super League europea e a qualsiasi progetto separatista”.

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