Metà serie A è americana, il nostro calcio è un mercato d’investimento per gli USA

Tanti statunitensi, un canadese e non solo: gli anni venti del Duemila segnano nettamente la trasformazione delle principali società nostrane

Pubblicato: 28 Novembre 2024 14:22

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Si parla tanto di serie A che non attira più come un tempo, eppure qualcosa sta cambiando. Lo dimostra la maggior presenza di nostre squadre nelle fasi avanzate dei tornei europei. Si va più avanti perché si investe di più al di fuori dell’orticello del campionato. Al tempo stesso i risultati hanno portato anche al record di qualificazioni in Champions League.

È così che, guardando in prospettiva futura, il nostro calcio è divenuto terreno di conquista per imprenditori americani. Per quanto dinanzi alle telecamere ci siano (quasi) sempre volti nostrani, i soldi provengono da società e fondi d’investimento d’oltreoceano. Il risultato? Metà serie A è americana.

Le squadre americane in Italia

Inter Oaktree L’Inter non è italiana ormai da un bel po’, sotto l’aspetto della proprietà. L’epoca Moratti è terminata da un pezzo e oggi è tutto sotto la guida di Oaktree. Il fondo americano ha rilevato il club nerazzurro da Zhang, scaduto il termine del finanziamento garantito. Ciò che sembrava poter essere un passaggio di quote, in vista di un piazzamento sul mercato, sembra essersi trasformato in un piano a lungo termine.
Milan RedBird Capital Partners Il Milan è sotto la guida di Gerry Cardinale e della RedBird Capital Partners dal 2022. Un passaggio tra stranieri, considerando come per quattro anni, da luglio 2018, i rossoneri siano stati nelle mani di Paul Singer, proprietario della Elliott Management Corporation. Una storia iniziata in realtà con Yonghong Li, primo proprietario straniero del Milan, coinvolto in un caso di inadempimento delle obbligazioni. In tutto questo tempo la società è passata a un sogno rinascita all’altro, ma ancora le fondamenta traballano.
Atalanta Stephen Pagliuca La capacità imprenditoriale della famiglia Percassi è indiscussa. Gli orobici, infatti, sono riusciti a non risentire del passaggio di quote, rafforzandosi e consolidandosi. La Dea Srl, sub-holding che vanta l’86% del capitale sociale del club, è da febbraio 2022 sotto il controllo di Stephen Pagliuca, ben noto co-chairman di Bain Capital, co-proprietario dei Boston Celtics, e guida di un gruppo di investitori. Spalle più solide per il club, dunque, in grado di non perdere la propria anima radicata nel territorio.
Roma Dan Friedkin Fronte societario, la Roma sta vivendo anni complessi. I tifosi sono stati più volte delusi dai proprietari stranieri e, al di là dell’emozione iniziale, sembra che ormai la misura sia colma con Dan Friedkin. Il presidente ricopre il ruolo da agosto 2020. Prima di lui c’è stato Pallotta ma nessuna scintilla è mai scattata. Nella Capitale si ha una chiara percezione: voglia di ottenere profitti (soprattutto con l’ipotizzato nuovo stadio) e non di investire per il bene del club sul lungo periodo. Ciò che pesa, però, è soprattutto lo scollamento tra le parti dirigenziali.
Fiorentina Rocco Commisso Rocco Commisso è alla Fiorentina da giugno 2019, anno dell’addio sofferto dei Della Valle. L’imprenditore italo americano è rapidamente divenuto uno dei protagonisti televisivi della nostra serie A. Col tempo, però, il numero uno della Mediacom Communications Corporation ha dimostrato di voler davvero investire nella viola. Oggi il club sta raccogliendo i frutti sul campo, con un’annata convincente.
Bologna Joey Saputo Il Bologna non è a stelle strisce ma con Joey Saputo, canadese, si resta in Nord America. Questi rappresenta un gruppo di investitori, per un periodo insieme con l’avvocato Joe Tacopina. È dal 2014 che i rossoblu sono stranieri e finalmente il vento pare stia cambiando. Basti pensare all’approdo in Champions.
Venezia VFC Newco 2020 LLC Così come per il Bologna, anche in casa Venezia c’è stato lo zampino di Joe Tacopina, per un periodo. Il club è stato acquistato nel 2015 da un gruppo di investitori americani e nel 2020 la quota del legale è stata ceduta a Duncan Niederauer. Si tratta dell’ex CEO della New York Sotck Exchange, oggi presidente del club. Il risultato più importante? Un’enorme visibilità su scala internazionale. Oggi è in serie A e lotta per restarci a lungo.
Genoa 777 Partners Da Enrico Preziosi al fondo d’investimenti americano 777 Partners. Il tutto a settembre 2021. Un nuovo percorso, ancora non esploso del tutto. I tifosi ci credono e danno fiducia, ripagata in parte fin da subito con l’immediato ritorno in serie A.
Parma Krause Group Il Parma è di proprietà straniera da settembre 2020. Parliamo del Krause Group, che ha ridato speranza a un club dopo anni complessi. A capo c’è l’americano Kyle Krause, che si è impegnato in questa crociata anche per motivi personale. Sua madre è italiana e lui ha una grande “passione per il soccer”. Una gestione non semplice, che con il ritorno in serie A fa però ben sperare.

Il destino del Verona

La decima società pronta ad accogliere in casa una proprietà americana è il Verona. La notizia non è ufficiale ma il processo è ampiamente in dirittura d’arrivo.

Lo sguardo è rivolto in Texas, precisamente ad Austin. Si tratta del primo passo mosso nel mondo dello sport giocato (in precedenza si è puntato su una piattaforma di scommesse, ndr). Parliamo di Presidio Investors, un giovane fondo di private equity americano, pronto a ottenere le quote di maggioranza dell’Hellas.

Forse non i paperoni dalle tasche bucate che i tifosi sognano ma, è innegabile, gestori capaci di studiare con attenzione i propri investimenti. A marzo 2023 i loro asset hanno toccato quota 604 milioni di dollari. Cifra che li tiene ben lontani dall’apice dei fondi di private equity, occorre dirlo, ma evidenzia al tempo stesso come l’investimento risulti ben ragionato. Un passo falso in questa fase potrebbe infatti essere molto deleterio per il fondo. C’è dunque voglia di crescere e guadagnare e, cifre alla mano, si sta lavorando per raccogliere 75 milioni (pare) per la scalata al Verona.

Tanta america, dunque, ma non solo. Ecco le più importanti squadre “straniere” in Italia, tra serie A e serie B:

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963