Lazio nel Nasdaq, Lotito non vende e si quota a Wall Street: cosa cambia

La Lazio sceglie Wall Street per un posizionamento globale, cosa significa davvero la presenza dei biancocelesti nel Nasdaq

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

L’Aquila della Lazio vola su Wall Street: il suono della campanella che chiude le contrattazioni al Nasdaq, nel cuore di Times Square, è un rituale consolidato, ma quando a impugnarla è Enrico Lotito, figlio di Claudio Lotito, direttore generale del settore giovanile della S.S. Lazio, quel gesto assume un significato diverso.

La presenza della Lazio alla cerimonia ufficiale di chiusura delle contrattazioni del Nasdaq colloca il club biancoceleste in un perimetro inedito per il calcio italiano, quello dei mercati globali.

Perché la Lazio nel Nasdaq

Il Nasdaq non è una Borsa qualsiasi, è il principale mercato globale per i titoli tecnologici, per le società ad alta crescita, per gli ecosistemi che gravitano attorno a media, digitalizzazione, data economy e intrattenimento.

Sceglierlo come luogo simbolico di rappresentazione significa raccontare la Lazio come asset industriale, non solo come una squadra di calcio e basta.

La Lazio è già quotata alla Borsa di Milano ma il Nasdaq rappresenta un altro livello. Qui non si cercano tifosi ma partner industriali, advisor, fondi specializzati nella sport industry, piattaforme media e investitori istituzionali abituati a ragionare in termini di brand globali.

Non a caso, il percorso è stato accompagnato da advisor di primo piano come Deloitte Legal e lo studio internazionale Rosestand, con base a New York. Il messaggio è chiaro: la Lazio non sta vendendo il club a potenziali azionisti, come lo stesso Claudio Lotito ha ribadito con forza, ma sta accreditando il proprio modello di governance e sostenibilità finanziaria in un ecosistema più ampio.

Questo il commento di Enrico Lotito, Direttore Generale del Settore Giovanile biancoceleste:

Per la S.S. Lazio, questo momento va ben oltre il valore simbolico. Rappresenta l’inizio di un dialogo concreto tra sport, finanza e innovazione, fondato su valori condivisi, senso di responsabilità e una visione di lungo periodo.

Cosa cambia per la Lazio dopo l’ingresso nella Borsa Usa

Dal punto di vista operativo nulla cambia nel breve periodo per la gestione sportiva della Lazio. Ma sul piano strategico cambia tutto. La presenza a Wall Street segna l’inizio di un percorso di trasformazione culturale: la Lazio si propone come organizzazione multi-dimensionale, capace di integrare calcio, formazione, media, innovazione e finanza.

Questo approccio ha diverse implicazioni concrete.

La prima riguarda il rafforzamento del brand internazionale: essere associati al Nasdaq significa entrare in una narrazione globale di credibilità, disciplina finanziaria e visione di lungo periodo. Elementi sempre più rilevanti per sponsor e partner internazionali.

La seconda implicazione riguarda maggiore trasparenza e standard di governance: dialogare con i mercati finanziari globali implica adottare linguaggi, metriche e processi compatibili con investitori sofisticati.

Da ultimo, il club è destinato ad abbracciare nuove linee di sviluppo industriale: dal licensing ai contenuti media, dai dati ai progetti infrastrutturali (come il dossier Stadio Flaminio), il club può attrarre capitali e competenze senza snaturare la proprietà.

In altre parole, la Lazio si presenta come un brand sportivo con ambizione industriale, mantenendo il controllo familiare e una struttura decisionale centralizzata.

Tutto questo avviene mentre un altro storico club di calcio italiano, la Juventus, fa parlare di sé per il tentativo di acquisto da parte di Tether.

Quali opportunità per gli investitori

Per gli investitori, l’operazione Lazio-Nasdaq apre uno scenario interessante, che non coincide necessariamente con l’acquisto di azioni. La sport industry è sempre più vista come asset class alternativa, caratterizzata da ricavi ricorrenti, forte engagement emotivo e potenziale di crescita internazionale.

Nel caso Lazio, le opportunità si articolano su più livelli:

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