Euro 2024 entra nel vivo con la seconda giornata dei gironi, già decisiva per le qualificazioni agli ottavi e il prosieguo del torneo delle principali favorite per la vittoria finale. A una settimana dalla cerimonia d’apertura di Monaco di Baviera, il bilancio della manifestazione fuori dal campo parla di scontri tra ultras nonostante tutto contenuti, ma di diversi problemi di ordine pubblico e un’allerta costante sulla sicurezza a causa dei circa 2,7 milioni di tifosi arrivati in Germania. Un quadro che fa riaffiorare l’interrogativo su quanto un evento sportivo di queste dimensioni sia economicamente vantaggioso per l’Uefa, piuttosto che per il Paese ospitante.
I costi di Euro 2024
Del resto, rispetto agli albori della competizione, negli ultimi anni sta emergendo sempre più la tendenza all’organizzazione condivisa tra diverse Nazioni: l’ultimo campionato europeo vinto dagli azzurri nel 2021 è stato il primo “itinerante” in 11 città sparse per tutto il Continente, ma dal 2000 sono state già tre le edizioni in compartecipazione tra due Paesi (Belgio-Paesi Bassi, Austria-Svizzera 2008 e Polonia-Ucraina 2012) e altre tre in un solo Stato (Portogallo 2006, Francia 2016 e quello in corso in Germania).
I prossimi Europei si terranno nel Regno Unito e in Irlanda nel 2028, mentre nel 2032 il torneo si svolgerà in Italia e Turchia, con il nostro Paese che diventerà insieme alla Francia quello che ha ospitato più volte questa competizione (in 3 occasioni).
Euro 2024 potrebbe dunque essere l’ultima edizione in una sola Nazione ospitante, ma quanto ha portato in termini economici alla Germania? Secondo l’Ifo Institut, il principale centro tedesco di ricerca economica, il trofeo frutterà al governo di Berlino un miliardo di euro grazie ai consumi dei turisti stranieri in viaggio nelle 10 città dove sono in programma le 51 partite del campionato, per un flusso di oltre 600mila visitatori e 1,5 milioni di pernottamenti in più rispetto all’andamento medio.
Una cifra che corrisponde a circa lo 0,1% del Pil tedesco nel secondo trimestre dell’anno con i settori dell’ospitalità e della vendita al dettaglio di prodotti alimentari maggiormente interessati, ma secondo il ricercato dell’Ifo, Gerome Wolf, si tratterà di un effetto “di breve durata: le esportazioni di servizi dovute al ritorno dei turisti probabilmente diminuiranno nuovamente dopo la fine del campionato europeo nel terzo trimestre e rimarranno invariate”.
Secondo le stime pubblicate dall’Uefa alla vigilia della manifestazione, Euro 2024 porterà un giro d’affari da quasi 2,5 miliardi di euro, di cui oltre un miliardo nelle casse della massima organizzazione calcistica continentale.
La fonte principale dei ricavi del torneo è rappresentata dai diritti televisivi, per un ammontare di 1,44 miliardi, mentre le altre voci di introiti sono i ricavi commerciali previsti per 568 milioni di euro, con 300 milioni stimati come incassi dalla biglietteria e ulteriori 100 milioni per l’hospitality.
A fare da contrappeso nel bilancio Uefa ci sono costi decisamente più contenuti, per un totale di circa 1,22 miliardi di euro tra l’organizzazione dell’evento (645 milioni), il Club benefit programme, con 240 milioni ai club per i giocatori prestati alle Nazionali di Euro 2024 e 331 milioni di euro come premi alle federazioni.
Il confronto con i precedenti Europei
L’incasso netto per l’Uefa a Euro 2024 è quindi di circa 1,20 miliardi di euro, un ammontare nettamente superiore rispetto alle precedenti edizioni: nel 2021 infatti l’incasso netto era stato di 645 milioni, rispetto agli 847 milioni del 2016 e ai 593 milioni del 2012.
A Euro 2020 (giocato nel 2021 a causa del Covid-19) il fatturato è stato di 1,9 miliardi di euro, inferiore soltanto dell’1,7% rispetto a Euro 2016, nonostante le difficoltà per la pandemia, e superiore di circa il 35% rispetto a Euro 2012. Il costo totale per l’organizzazione degli ultimi Europei vinti dall’Italia è stato di 703,9 milioni di euro, contro il 595,2 milioni di euro sborsati nel 2016.
A fronte di un entrate per 1,39 miliardi di euro, Euro 2012 ha comportato costi per circa 800 milioni di euro, comprensivi di organizzazione, finanziamenti alle federazioni e contributo di solidarietà.
La netta differenza di incasso netto tra Euro 2024 e le precedenti edizioni rispecchiano la tendenza quasi esponenziale di guadagni nel calcio degli ultimi 30 anni: mentre rispetto a Euro 2016 l’incremento è del +26%, se si prendono a riferimento i 40,9 milioni di Euro 1992 si registra una crescita del +5790%.