Chiunque si informi adeguatamente, da fonti certe e ufficiali, sa bene ormai come i vaccini anti Covid non proteggano al 100% dal contagio, così come dalla forma grave. Si avvicinano però notevolmente a tale percentuale. Per questo motivo rappresentano l’unica chance per riuscire a superare questa fase tremenda su scala globale.
Questo significa che, anche a causa delle varianti, il rischio di contrarre la malattia nonostante l’immunizzazione esiste, seppur in maniera ridotta rispetto a chi non è protetto. Si tratta di un tema molto delicato, in merito al quale è stato pubblicato un articolo approfondito sulla celebre rivista scientifica Nature. L’analisi è stata proposta lo scorso 12 agosto. Il giornale scientifico ha riassunto quelli che sono gli studi attualmente a nostra disposizione per poter rispondere alla domanda su quanto siano comunque contagiosi i vaccinati.
Covid, quanto sono contagiosi i vaccinati: gli studi negli Stati Uniti
Uno studio condotto da David O’Connor, virologo dell’Università del Wisconsin-Madison, afferma che “le persone che hanno infezioni che riescono a bucare i vaccini possono avere livelli davvero alti di virus Delta e possono inconsapevolmente diffonderlo ad altri”. Quindi, secondo l’esperto anche chi si è vaccinato deve continuare a osservare il distanziamento sociale e a indossare la mascherina.
La sua ricerca, pubblicata in preprint su medRxiv l’11 agosto, ha rilevato la quantità di materiale genetico del coronavirus nei test di 719 persone tra il 29 giugno e i 31 luglio. Di questi 719 soggetti, 311 erano vaccinati ma comunque positivi al Covid. I ricercatori hanno quindi coltivato 55 campioni prelevati da persone vaccinate e non, in cui era presente molto materiale genetico del virus, confermandone l’infettività.
Uno studio condotto in Massachusetts suggerisce conclusioni simili, tanto che i Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) hanno aggiornato da poco, il 27 luglio, le linee guida sull’utilizzo delle mascherine, raccomandandone l’uso al chiuso anche per i vaccinati.
Infine, la ricerca di Houston, in Texas, dove è stato registrato che il 17% dei casi sequenziati di variante Delta riguardava persone vaccinate da marzo 2021. Il patologo dello Houston Methodist Hospital, James Musser, ha spiegato che “potenzialmente c’è una biologia leggermente diversa nell’infezione”.
Covid, quanto sono contagiosi i vaccinati: lo studio di Singapore
Ma ci sono studi in tutto il mondo, non solo negli Stati Uniti. A Singapore, per esempio, i ricercatori pensano che le persone vaccinate e positive alla variante Delta potrebbero rimanere contagiose per un tempo più breve.
Monitorandone le cariche virali, infatti, hanno osservato una progressiva diminuzione per i vaccinati, a partire dal settimo giorno di infezione. Per questo, indossare la mascherina e igienizzarsi le mani sono due accorgimenti che possono ridurre la trasmissione, indipendentemente dallo stato di vaccinazione.
Covid, quanto sono contagiosi i vaccinati: lo studio nel Regno Unito
E ancora, lo studio dell’Imperial College di Londra. Secondo l’epidemiologo Paul Elliott, infatti, la doppia dose è fondamentale, “soprattutto nei gruppi più giovani”, per contrastare gli effetti della variante Delta.
Insieme ad altri ricercatori ha osservato che, tra i positivi alla variante Delta, chi è stato vaccinato aveva in media una carica virale inferiore rispetto alle persone che non hanno ricevuto il vaccino.