Pandemia di superbatteri, i virologi all’Aifa lanciano l’allarme: “È già in atto”

I superbatteri e la resistenza ai farmaci sono una strisciante pandemia già in atto, l'appello all'Aifa

Pubblicato: 17 Febbraio 2024 11:30

Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

I virologi italiani lanciano l’allarme sui superbatteri, ovvero la classe di batteri resistenti agli antibiotici. Quella dei superbatteri non è una problematica nuova, ma senza indicazioni nette su come arginarla, la lotta ai superbatteri che rappresenta la prossima sfida per la salute collettiva sarà difficile.

La resistenza agli antibiotici è in aumento in tutta Europa, compresa l’Italia, con importanti ricadute sull’economia. I batteri resistenti ai farmaci infatti sono la causa principale di oltre 25mila decessi in Europa (nei prossimi anni si rischiano fino a 10 milioni di morti) ogni anno ed è stato stimato che, tra spese sanitarie e perdita di produttività, l’impatto economico in perdita è di circa 1,5 miliardi di euro. Anche per questi motivi i virologi della Società italiana di virologia (Siv-Isv) hanno firmato una lettera per lanciare un allarme e una richiesta di maggiori progetti di ricerca per conoscere e risolvere i problemi legati alla resistenza dei virus ai farmaci antivirali e quella dei batteri agli antibiotici.

Pandemia in atto: superbatteri e resistenza alle cure

I superbatteri sono il prossimo grave problema da affrontare per la salute collettiva. A sottoscriverlo sono i virologi della Società italiana di virologia (Siv-Isv), che in una lettera all’Aifa chiedono al presidente di usare i propri poteri per approvare progetti di ricerca in merito. Nella lettera al presidente di Aifa Giorgio Palù, con la firma del collega e presidente Arnaldo Caruso, i virologi auspicano una particolare attenzione ai “nemici invisibili” che minacciano la salute del pianeta e che dovremmo combattere già nel 2024.

Tra questi i virus resistenti ai farmaci antivirali e i batteri resistenti agli antibiotici, che prendono il nome di “superbatteri”. Secondo i virologi non è stata data la necessaria rilevanza a questi segnali di pericolo per la salute collettiva. Lanciano così l’allarme, perché considerano la resistenza ai farmaci di virus e superbatteri “una vera e propria pandemia strisciante in atto”.

La lettera dei virologi italiani all’Aifa: cosa c’è scritto

La presidenza del professor Giorgio Palù all’Aifa è stata salutata con soddisfazione dai virologi. Secondo loro infatti Palù sarà in grado di guidare l’agenzia verso il superamento di criticità emerse durante l’emergenza Covid. “Apprendiamo con grande soddisfazione – si legge nella lettera – la conferma del professor Giorgio Palù alla guida dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Il professor Palù ha saputo guidare l’Aifa nei momenti più critici di emergenza pandemica e siamo certi che saprà dare a questa Agenzia un forte impulso innovativo”.

Per questo la Società di virologia, che aveva espresso la sua perplessità sull’organizzazione dell’Aifa durante la pandemia, ha voluto inviare una lettera ufficiale al professor Palù e iniziare così a discutere della nuova strisciante pandemia in atto. Nella lettera si legge che con Palù al timone sarà possibile “il rilancio di un’Agenzia d’importanza centrale per il buon funzionamento del nostro sistema sanitario nazionale” e non solo. Potrebbe essere proprio il nuovo presidente a dare importanza ad alcuni progetti. Nello specifico quelli “di ricerca, anche di base, all’interno di tematiche volte a conoscere e risolvere i problemi della resistenza dei virus ai farmaci antivirali e ancor più quella dei batteri agli antibiotici”, si legge. La lettera si concludere con l’allarme della strisciante pandemia in atto: la resistenza ai farmaci di superbatteri e virus.

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