L’imposta di soggiorno a Milano cambierà in modo significativo dal 1° gennaio 2026. La giunta comunale ha approvato l’adeguamento delle tariffe previsto dal Decreto-legge 156 del 29 ottobre 2025, in vista dell’aumento di presenze legato ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026. Le nuove misure riguardano tutte le strutture ricettive della città e introducono un incremento fino a 5 euro per notte, consentito in via straordinaria solo per il 2026.
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Le nuove tariffe della tassa di soggiorno
Dal 2026 ogni turista pagherà una tariffa diversa in base alla categoria della struttura ricettiva. L’obiettivo è adeguare il prelievo alla domanda prevista nel periodo olimpico e garantire risorse aggiuntive per il turismo e i servizi pubblici. Le nuove tariffe applicate per notte saranno:
- 10 euro negli alberghi a quattro e cinque stelle;
- 7,4 euro negli alberghi a tre stelle;
- 5 euro negli alberghi a due stelle;
- 4 euro negli hotel a una stella;
- 9,5 euro in case vacanze, locazioni brevi e bed & breakfast;
- 7 euro in case per ferie;
- 3 euro negli ostelli della gioventù e nelle strutture all’aria aperta.
L’aggiornamento tariffario si applicherà esclusivamente nel 2026, come previsto dal Dl Anticipi, che permette ai comuni entro 30 chilometri dalle sedi olimpiche di aumentare l’imposta fino a un massimo di 5 euro.
Cosa prevede il Dl Anticipi
Il Dl Anticipi pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce che, solo nel 2026, gli enti locali lombardi e veneti prossimi alle sedi di gara possano incrementare la tassa di soggiorno. Il gettito derivante dall’aumento sarà suddiviso in due quote:
- il 50% destinato agli interventi legati al turismo, alla manutenzione dei beni culturali e ai servizi pubblici locali
- il restante 50% acquisito dallo Stato per finanziare le attività connesse ai Giochi olimpici e paralimpici
Le risorse verranno utilizzate sia per la gestione dell’afflusso turistico sia per interventi strutturali richiesti da un evento sportivo di rilevanza internazionale.
A cosa serve la tassa di soggiorno
La normativa che regola l’imposta di soggiorno prevede che il gettito finanzi:
- iniziative nel settore turistico;
- progetti sulle strutture ricettive;
- interventi per il recupero e la fruizione dei beni culturali;
- manutenzione dei servizi pubblici locali.
L’incremento temporaneo del 2026 consentirà quindi di ampliare le risorse disponibili in un anno caratterizzato da un elevato afflusso di visitatori.
Aumentato anche gli affitti brevi
L’aumento della tassa di soggiorno si inserisce in un contesto di domanda crescente verso Milano. Le proiezioni indicano un incremento del 160% degli arrivi dall’estero tra il 1° e il 21 febbraio 2026 rispetto allo stesso periodo del 2025. Le zone centrali, i quartieri turistici e le aree vicine agli impianti olimpici registrano già un aumento significativo dell’interesse e della disponibilità delle strutture.
Secondo un’analisi di Abitare Co., i canoni degli affitti brevi nelle zone centrali e nei quartieri collegati alle sedi olimpiche sono aumentati del 102% rispetto a una settimana ordinaria senza eventi. In prossimità degli impianti olimpici i canoni settimanali raggiungono in media 1.925 euro, con picchi oltre i 2.000 euro in quartieri come Santa Giulia e San Siro. Inoltre Assago registra un aumento del 153%, Rho del 144%.