Tassa di soggiorno in aumento a Milano, cambiano le tariffe per il 2026

A Milano dal 2026 aumentano le tariffe della tassa di soggiorno in vista delle Olimpiadi, tutti gli importi e a cosa servirà l'intero gettito

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Claudio Cafarelli

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L’imposta di soggiorno a Milano cambierà in modo significativo dal 1° gennaio 2026. La giunta comunale ha approvato l’adeguamento delle tariffe previsto dal Decreto-legge 156 del 29 ottobre 2025, in vista dell’aumento di presenze legato ai Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026. Le nuove misure riguardano tutte le strutture ricettive della città e introducono un incremento fino a 5 euro per notte, consentito in via straordinaria solo per il 2026.

Le nuove tariffe della tassa di soggiorno

Dal 2026 ogni turista pagherà una tariffa diversa in base alla categoria della struttura ricettiva. L’obiettivo è adeguare il prelievo alla domanda prevista nel periodo olimpico e garantire risorse aggiuntive per il turismo e i servizi pubblici. Le nuove tariffe applicate per notte saranno:

L’aggiornamento tariffario si applicherà esclusivamente nel 2026, come previsto dal Dl Anticipi, che permette ai comuni entro 30 chilometri dalle sedi olimpiche di aumentare l’imposta fino a un massimo di 5 euro.

Cosa prevede il Dl Anticipi

Il Dl Anticipi pubblicato in Gazzetta Ufficiale stabilisce che, solo nel 2026, gli enti locali lombardi e veneti prossimi alle sedi di gara possano incrementare la tassa di soggiorno. Il gettito derivante dall’aumento sarà suddiviso in due quote:

Le risorse verranno utilizzate sia per la gestione dell’afflusso turistico sia per interventi strutturali richiesti da un evento sportivo di rilevanza internazionale.

A cosa serve la tassa di soggiorno

La normativa che regola l’imposta di soggiorno prevede che il gettito finanzi:

L’incremento temporaneo del 2026 consentirà quindi di ampliare le risorse disponibili in un anno caratterizzato da un elevato afflusso di visitatori.

Aumentato anche gli affitti brevi

L’aumento della tassa di soggiorno si inserisce in un contesto di domanda crescente verso Milano. Le proiezioni indicano un incremento del 160% degli arrivi dall’estero tra il 1° e il 21 febbraio 2026 rispetto allo stesso periodo del 2025. Le zone centrali, i quartieri turistici e le aree vicine agli impianti olimpici registrano già un aumento significativo dell’interesse e della disponibilità delle strutture.

Secondo un’analisi di Abitare Co., i canoni degli affitti brevi nelle zone centrali e nei quartieri collegati alle sedi olimpiche sono aumentati del 102% rispetto a una settimana ordinaria senza eventi. In prossimità degli impianti olimpici i canoni settimanali raggiungono in media 1.925 euro, con picchi oltre i 2.000 euro in quartieri come Santa Giulia e San Siro. Inoltre Assago registra un aumento del 153%, Rho del 144%.

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