Nel 2024, il mercato dell‘intelligenza artificiale in Italia raggiungerà quasi il miliardo di euro. Questa previsione arriva da Anitec-Assinform, l’associazione di Confindustria che riunisce le principali aziende del settore ICT in Italia, attraverso il report “Il mercato dell’IA in Italia”. Il documento, curato dal Gruppo di Lavoro “Intelligenza Artificiale” di Anitec-Assinform con la collaborazione di NetConsulting Cube e Infocamere, rappresenta il primo approfondimento del percorso “Conoscere l’IA”, che sarà completato con ulteriori pubblicazioni previste per il 2025.
Le stime sul mercato del 2024
Secondo lo studio, nel 2023 il mercato di riferimento ha registrato una crescita del 55%, raggiungendo un valore consolidato di 674 milioni di euro. Le previsioni per il 2024 sono altrettanto ottimistiche, con una stima di crescita del 34,8%, portando il mercato a sfiorare i 909 milioni di euro. L’associazione prevede che nel 2027 il valore complessivo toccherà i 1,802 miliardi di euro.
Il settore bancario si conferma come il principale motore di crescita, con investimenti pari a 173,6 milioni di euro, seguito dal comparto telco & media, che ha raggiunto i 161,6 milioni di euro. Il report evidenzia inoltre il ruolo strategico dell’IA generativa, che sta influenzando le decisioni di investimento delle imprese.
Un segnale positivo proviene dal dinamismo dell‘ecosistema innovativo. Analizzando i dati del registro delle imprese, raccolti grazie alla collaborazione tra Anitec-Assinform e InfoCamere, emerge che delle 644 start-up e Pmi innovative attive nel settore dei digital enabler e con almeno un dipendente, 301, pari al 47%, sono specializzate in intelligenza artificiale e machine learning.
“Il nostro obiettivo è dare voce alle aziende Ict che ogni giorno affrontano le sfide del mercato – ha dichiarato Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform -. Il loro punto di vista sulle tecnologie digitali di frontiera, supportato da dati ed evidenze empiriche, rappresenta un patrimonio prezioso per l’intero sistema Paese. Per accelerare lo sviluppo dell’IA è necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la diffusione di competenze digitali nell’ecosistema formativo, il potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il rafforzamento delle partnership pubblico-private“.
Aumenti registrati anche dall’Istat
Intanto la quota di imprese con almeno 10 addetti che utilizza tecnologie di intelligenza artificiale cresce dal 5% all’8,2%, pur restando inferiore al 13,5% della media Ue, stando ai nuovi dati dell’Istat. Negli ultimi 10 anni, il fatturato online delle Pmi è aumentato dal 4,8% al 14% del fatturato totale, rispetto all’8,5% al 12,4% nell’Ue.
Le imprese con 50-99 addetti compiono un significativo passo avanti nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, con una quota che sale al 14% rispetto al 5,6% nel 2023. Anche la percentuale delle grandi imprese cresce, arrivando al 32,5% rispetto al 24,1% dell’anno precedente. Tra i settori che maggiormente sfruttano l’IA, al primo posto c’è l’informatica, con una crescita dal 23,6% al 36,7%, seguita dalle telecomunicazioni, che passano dal 18,1% al 27,6%, e dal cinema, TV e video, che registrano un aumento dal 11,1% al 28,3%.
Le imprese che adottano l’IA sono per il 63% concentrate nel nord Italia, con un quarto di esse situate in Lombardia e il 13% in Veneto. Altre regioni con quote rilevanti includono Lazio ed Emilia-Romagna (circa 9,5%), seguite da Campania, Piemonte e Toscana (tra l’8% e il 6%).