A partire da mercoledì 15 ottobre 2025, anche i cittadini di Bergamo potranno accendere i riscaldamenti. La città rientra nella zona climatica E, come la maggior parte delle province del Nord Italia. In questa fascia, gli impianti termici possono restare accesi fino al 15 aprile 2026, per un massimo di 14 ore giornaliere. Gli orari di accensione consentiti vanno dalle 5:00 alle 23:00, con la possibilità di regolare il funzionamento in base alle esigenze domestiche o condominiali. La normativa, contenuta nel D.P.R. 74 del 2013, stabilisce i criteri per la gestione, il controllo e la manutenzione degli impianti termici, definendo anche le temperature massime consentite.
Temperature massime e orari di accensione
Nelle abitazioni, negli uffici e negli edifici pubblici di Bergamo la temperatura massima consentita è di 20°C, con una tolleranza di 2 gradi. Per gli edifici destinati ad attività industriali, artigianali o assimilabili il limite resta fissato a 18°C + 2°C di tolleranza. I riscaldamenti possono essere accesi dalle 5 del mattino fino alle 23, per un totale massimo di 14 ore giornaliere. È possibile suddividere le ore in più fasce, a seconda delle necessità, purché non si superi il limite complessivo. Il rispetto di questi parametri non è solo un obbligo di legge ma anche una misura di risparmio energetico: mantenere temperature troppo alte comporta un aumento dei consumi e delle emissioni, incidendo negativamente sia sull’ambiente che sulle bollette familiari.
Cosa dice la legge
Il riferimento normativo per tutta Italia è il D.P.R. 74 del 2013, che regola l’esercizio e la manutenzione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva. Il decreto stabilisce le temperature massime e minime per garantire un uso efficiente dell’energia e un comfort adeguato negli ambienti. In base al decreto, l’Italia è suddivisa in sei zone climatiche (dalla A alla F) a seconda delle temperature medie annuali. Ogni zona ha un periodo di accensione differente. Bergamo appartiene alla zona E e quindi l’accensione dei riscaldamenti è prevista dal 15 ottobre al 15 aprile, per un massimo di 14 ore.
Regole e sanzioni a Bergamo
Il Comune di Bergamo invita i cittadini ad adottare comportamenti responsabili per contenere i consumi e rispettare le normative. Il mancato rispetto delle regole può comportare sanzioni fino a 3.000 euro, soprattutto in caso di temperature interne superiori ai limiti o di accensione prolungata degli impianti. Le autorità locali raccomandano anche la manutenzione periodica delle caldaie, che deve essere eseguita da tecnici abilitati. Una caldaia efficiente riduce il consumo di gas e migliora la sicurezza domestica. È importante conservare il libretto d’impianto aggiornato, utile in caso di controlli.
Le zone montane della Lombardia e le deroghe
La Lombardia comprende sia aree di pianura che zone montane con condizioni climatiche più rigide. Bergamo, situata in zona E, segue le regole standard di accensione dal 15 ottobre al 15 aprile. Nei comuni montani della provincia – come Clusone, Foppolo o Castione della Presolana – si applicano criteri più flessibili. I territori montani rientrano infatti nella zona climatica F, dove non vigono limitazioni di orario o periodo. Gli impianti termici possono quindi restare accesi tutto l’anno, quando le condizioni meteorologiche lo richiedono. La normativa prevede inoltre deroghe straordinarie: se in autunno le temperature restano miti, i sindaci possono posticipare l’accensione degli impianti. Al contrario, in caso di ondate di freddo tardive, anche dopo il 15 aprile, possono autorizzare l’accensione temporanea dei riscaldamenti. In questi casi, è richiesto un uso moderato, nel rispetto dei limiti di temperatura.