Energie rinnovabili, 3,4 volte più economiche del nucleare, più convenienti e sostenibili

I costi per lo smantellamento, la bonifica dei siti nucleari contaminati e la gestione dei rifiuti radioattivi sono elevati, sono tra 422 e 566 miliardi di euro

Pubblicato: 10 Dicembre 2024 13:38

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Il ritorno al nucleare in Italia comporterebbe costi significativi per i consumatori e per il sistema energetico. Lo evidenzia la coalizione 100% Rinnovabili Network, che riunisce associazioni ambientaliste, rappresentanti del terzo settore, docenti universitari, ricercatori, imprese e sindacati. Durante un evento tenutosi oggi a Roma, la coalizione ha presentato un dettagliato report che mette in luce i costi economici e ambientali di un possibile ritorno al nucleare, sottolineando come questa opzione risulterebbe meno conveniente rispetto alle fonti rinnovabili.

I costi del nucleare

Secondo il report, il nucleare non solo comporterebbe un costo per la generazione di energia ben superiore a quello delle rinnovabili, ma risulterebbe ancora meno competitivo con l’introduzione dei cosiddetti Small Modular Reactor (Smr), reattori di dimensioni ridotte che vengono proposti come alternativa innovativa. Tuttavia, i dati evidenziano come anche questi reattori presentino costi superiori rispetto ai reattori tradizionali.

A tali spese si aggiungono costi indiretti ma significativi, come quelli per lo smantellamento delle centrali nucleari dismesse, la bonifica dei siti contaminati e la gestione dei rifiuti radioattivi. Questi ultimi richiedono uno stoccaggio sicuro per tempi lunghissimi: i rifiuti ad alta intensità possono impiegare migliaia di anni per decadere, mentre quelli a media intensità necessitano di centinaia di anni.

Un confronto con le rinnovabili

Al contrario, le fonti rinnovabili come il solare e l’eolico continuano a dimostrarsi una soluzione più economica e sostenibile. I costi di generazione per queste tecnologie sono in continua diminuzione, rendendole una scelta preferibile non solo per l’aspetto ambientale, ma anche per l’equilibrio economico complessivo.

La coalizione sottolinea come, invece di investire in una tecnologia come il nucleare, l’Italia dovrebbe accelerare il suo impegno verso una transizione energetica basata al 100% sulle rinnovabili, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione e con le preferenze già espresse dalla popolazione attraverso due referendum.

Rinnovabili vs nucleare, un confronto sui costi energetici in Europa

I dati presentati nel World Energy Outlook 2024 dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) offrono un quadro chiaro: in Europa, nel 2023, il costo di generazione dell’elettricità prodotto da nuove centrali nucleari è stato stimato in 170 $/MWh, un valore nettamente superiore rispetto a quello delle fonti rinnovabili.

Il confronto mostra che l’energia prodotta dal solare fotovoltaico costa solo 50 $/MWh, cioè 3,4 volte meno rispetto al nucleare. Anche l’eolico onshore e l’eolico offshore si attestano su valori più bassi, rispettivamente 60 $/MWh e 70 $/MWh, risultando 2,8 e 2,4 volte meno costosi rispetto al nucleare.

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L’Aie ha analizzato diversi fattori che influenzano il costo dell’energia:

Un futuro energetico più conveniente con le rinnovabili

Anche guardando al futuro, il nucleare continua a rivelarsi una scelta meno conveniente rispetto alle energie rinnovabili. Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, nel 2030 e nel 2050 i costi di produzione dell’energia elettrica prodotta con il nucleare resteranno significativamente più alti rispetto a quelli di solare ed eolico.

In particolare, si stima una differenza di costo di 100 $/MWh tra il nucleare e il solare fotovoltaico per entrambi gli anni considerati. L’eolico onshore sarà più economico di 80 $/MWh nel 2030 e di 75 $/MWh nel 2050, mentre l’eolico offshore mostrerà un divario di 90 $/MWh rispetto al nucleare in entrambi gli anni.

Il confronto dei costi livellati dell’energia (Lcoe) in Europa conferma questa tendenza:

Tecnologia 2023 2030 2050
Nucleare 170 $/MWh 135 $/MWh 125 $/MWh
Carbone 290 $/MWh n.a. n.a.
Gas CCGT 205 $/MWh 260 $/MWh n.a.
Solare Fotovoltaico 50 $/MWh 35 $/MWh 25 $/MWh
Eolico Onshore 60 $/MWh 55 $/MWh 50 $/MWh
Eolico Offshore 70 $/MWh 45 $/MWh 35 $/MWh

Queste differenze di costo non si limitano all’Europa: scenari analoghi si osservano in Stati Uniti, Cina e India, dove le energie rinnovabili stanno progressivamente diventando l’opzione più economica e sostenibile per la produzione di elettricità.

Ritorno al nucleare in Italia: costi e contraddizioni

Il possibile ritorno al nucleare in Italia solleva numerosi interrogativi, soprattutto alla luce dei due referendum che in passato hanno sancito l’abbandono di questa tecnologia. Il nuovo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec), come evidenziato dal 100% Rinnovabili Network, prevede la costruzione di Small Modular Reactor (Smr), Advanced Modular Reactor (Amr) e micro-reattori. Tuttavia, questa prospettiva si scontra con costi elevati e criticità strutturali.

Tra i principali punti critici:

Investire sul nucleare in Italia appare una scelta onerosa e poco lungimirante, soprattutto considerando l’evoluzione delle tecnologie rinnovabili. Queste ultime, grazie ai loro costi contenuti, alla scalabilità e al minore impatto ambientale, rappresentano una strada più solida verso la decarbonizzazione del settore elettrico.

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