Dall‘1 gennaio 2025 la tassa di possesso della tv, meglio nota come canone Rai, potrebbe aumentare di quasi il 30% salendo da 70 a 90 euro. In caso di mancata conferma dello sconto introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, che aveva tagliato l’ammontare di 20 euro, si tornerebbe al vecchio importo in bolletta. Per la possibile proroga della misura sarà necessario attendere l’annuncio ufficiale delle voci presenti nella prossima Manovra, ancora in fase di ultimazione. Resta però un interrogativo sull’origine delle risorse, in un momento così delicato per l’economia italiana e con una Manovra che è già stata annunciata al risparmio.
La Manovra 2025
A meno di improbabili giravolte dell’ultim’ora, alcune voci possono già essere date per certe come l’aumento delle pensioni minime e gli incentivi per restare al lavoro più a lungo, anche usufruendo del Bonus Maroni. Un’eventuale conferma del taglio del canone Rai sarebbe in linea con uno dei pilastri della politica di Giorgia Meloni, ovvero il sostengo alle famiglie.
Secondo le prime stime, la Manovra 2025 potrebbe avere un peso specifico di circa 25 miliardi di euro. Un importo assai risicato se paragonato a quelli degli anni precedenti: 35 miliardi nella Manovra 2024, 30 miliardi nella Manovra 2023, 40 miliardi nella manovra 2022 e così via.
Un quadro più chiaro della situazione verrà delineato fra qualche giorno, quando il Mef comunicherà il Piano strutturale di bilancio di medio termine, il documento che l’Italia dovrà presentare alla Commissione europea entro il 20 settembre e che è propedeutico alla bozza della Manovra 2025.
Chi deve pagare il canone Rai
Il canone Rai deve essere pagato da chiunque possieda un televisore o un apparecchio in grado di ricevere il segnale televisivo. Non c’è alcuna differenza se i programmi televisivi vengono effettivamente guardati o se il televisore venga utilizzato per altri scopi, magari come schermo per i videogiochi. La tassa, inserita nella bolletta elettrica, è dovuta per il possesso dell’apparecchio.
Il canone è dovuto una sola volta in relazione a tutti gli apparecchi detenuti dai componenti della stessa famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di abitazioni in cui sono presenti. In sintesi, anche se una contribuente ha due o più case dovrà pagare il canone Rai una sola volta. Il solo fatto di avere un’utenza elettrica fa presumere la detenzione di un apparecchio ricevente.
Chi non paga il canone Rai
Chi, avendo attivato un nuovo contratto elettrico, non sia in possesso di una tv per avere l’esenzione dal canone tv deve compilare il quadro A della dichiarazione sostitutiva ed inviarlo entro il mese successivo a quello di attivazione della fornitura. Chi intenda disfarsi della propria tv deve presentare una dichiarazione di non detenzione, compilando il Quadro A della dichiarazione sostitutiva pubblicata sui siti agenziaentrate.gov.it e canone.rai.it. Tale dichiarazione ha validità annuale.
Alcune categorie sono poi esonerate dal pagamento del canone Rai. Si tratta di:
- anziani che abbiano più di 75 anni e un reddito inferiore a 8.000 euro annui;
- militari stranieri e agenti diplomatici e consolari.