Tassa sui proprietari di casa in Manovra: Tajani allo scontro aperto in maggioranza

Il vicepremier Antonio Tajani ha avvertito gli alleati che non voterà l'aumento della cedolare secca sugli affitti brevi comparso nella bozza di Manovra

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Scintille tra alleati di Governo sulle tasse ai proprietari di casa. Antonio Tajani tuona sull’ipotesi di un rialzo sulla cedolare secca per gli affitti brevi, avvertendo gli altri partiti di maggioranza che Forza Italia non voterà mai a favore di questa misura inserita nella bozza della Manovra 2026.

Il ministro degli Esteri e vicepremier ha denunciato la comparsa senza preavviso nell’ultima bozza della legge di Bilancio della norma, che rischia di aggiungere una crepa in più oltre alla spaccatura con la Lega sul contributo alle banche.

L’aumento sulla tassa per gli affitti brevi

Ai motivi di contrasto nella maggioranza sulla legge di Bilancio 2026 si è aggiunto l’aumento della tassazione degli affitti brevi, sia per i privati, sia per chi esercita attività di intermediazione immobiliare o gestisce portali telematici.

Tra i 137 articoli dell’ultima versione della Manovra sarebbe previsto, infatti, l’annullamento della riduzione al 21% della cedolare secca stabilita lo scorso anno sulla prima casa a uso turistico: la tassa tornerebbe così a salire al 26%.

Un incremento che, secondo le stime di Aigab (associazione di categoria che rappresenta oltre 800 operatori) porterebbe a 1.300 euro in più sul contratto medio di una casa in semiperiferia.

Secondo il presidente dell’associazione, Marco Celani, lo scenario a cui si andrebbe incontro con l’innalzamento dell’aliquota vedrebbe aumentare in modo deciso i canoni e anche gli affitti in nero, oltre a una diminuzione del numero di locazioni.

Lo stop di Tajani

Il segretario di Forza Italia ha espresso senza mezzi termini la contrarietà del suo partito alla misura, sottolineando come non se ne fosse mai discusso in maggioranza.

Faremo di tutto perché il testo sia modificato. O lo si modifica prima di inviarlo alla Ragioneria o lo si fa in Parlamento

Nel suo intervento in apertura della conferenza sugli stati generali della casa, Antonio Tajani ha assicurato che avrebbe parlato della norma con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, promettendo battaglia:

Per noi casa e forze dell’ordine sono la priorità. Non vedo perché sulle criptovalute ci debba essere un atteggiamento e sui proprietari di casa un altro. Parliamone. Siamo tre forze politiche, noi non vogliamo decidere per gli altri ma neanche che gli altri decidano per noi.

La posizione sugli affitti brevi di Forza Italia è condivisa anche dalla Lega, con la quale rimane invece alta la tensione sulla proposta del prelievo sugli extraprofitti delle banche.

Nel tira e molla con l’alleato, Matteo Salvini ha rilanciato fino a sei o anche a sette miliardi il contributo da chiedere ai maggiori istituti di credito, provocando gli azzurri.

In attesa che la Manovra sbarchi in Senato, al Mef si lavora ancora sugli aggiustamenti al testo e Tajani confida però in un’apertura sulle trattive con il Carroccio.

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