Grazie alla Manovra 2025, chi nascerà il prossimo anno potrà beneficiare di un pacchetto di aiuti economici significativi, che nel primo anno di vita può raggiungere i 5.500 euro in contributi o addirittura 7mila euro in presenza di fratelli o sorelle. Questo grazie alla combinazione di due bonus: quello per i nuovi nati di mille euro e l’assegno unico universale, oltre vari contributi locali, professionali e aziendali legati alla nascita e al bonus nido.
Come il bonus bebè e assegno unico aiutano le famiglie
Nel 2025, i nuovi nati riceveranno un pacchetto di aiuti economici significativo, pensato per sostenere le famiglie in un contesto di continua diminuzione delle nascite in Italia. Secondo i dati Istat, infatti, da gennaio a luglio 2024 si sono registrati 4.600 nuovi nati in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, e il calo è ancora più marcato rispetto al 2008, con circa 200mila nascite in meno (-34%).
Il supporto economico previsto per i nuovi arrivati può raggiungere i 5.500 euro nel primo anno di vita per le famiglie con un Isee sotto i 17mila euro, arrivando a superare i 7mila euro complessivi in caso di nuclei familiari con tre o più figli.
Questo importo si compone di due misure principali, entrambe attive nel 2025; come l’assegno unico universale, che include le prime 15 mensilità, calcolate nella quota massima per Isee inferiori a 17mila euro, e comprende i tre mesi precedenti alla nascita o adozione, a partire dal settimo mese di gravidanza. L’assegno è potenziato nel primo anno di vita e prevede ulteriori incrementi per le famiglie numerose.
L’altro bonus che aiuterà di molto le famiglie è il bonus bebè di mille euro: Introdotto dalla nuova Manovra 2025, è destinato alle famiglie con Isee e fino a 40mila euro e sarà erogato dall’Inps nel mese successivo alla nascita o adozione del figlio. La misura, valida per il 2025 e il 2026, prevede uno finanziamento complessivo di 330 milioni di euro per il primo anno e 360 milioni per il secondo.
Gli esempi di cumulazione dei bonus
Un esempio pratico riguarda un figlio unico in una famiglia con un Isee inferiore a 17.295 euro: in questo caso, l’assegno mensile ammonta a 199,4 euro, ma grazie alla maggiorazione del 50% prevista per il primo anno di vita, l’importo sale a 302,7 euro al mese. Su base annuale, il totale corrisponde a 4.540 euro per 15 mensilità, a cui si aggiunge il bonus bebè una tantum di mille euro, per un importo complessivo di 5.540 euro.
Nel caso di un secondo figlio, sempre con un Isee inferiore a 17.295 euro, l’assegno mensile aumenta a 400,8 euro, grazie alle maggiorazioni riservate alle famiglie numerose. In un anno, questo corrisponde a un totale di 6.012 euro, che, sommando il bonus bebè, raggiunge i 7.012 euro.
Ulteriori aiuti dalle Regioni e Comuni
Oltre ai contributi nazionali, molte Regioni, Comuni, casse previdenziali e aziende private offrono ulteriori incentivi per i neo-genitori, integrando il welfare familiare con iniziative mirate. Tra questi, spicca il bonus nido, che nel 2025 sarà aumentato a 3.600 euro per famiglie con Isee sotto i 40mila euro, come previsto dalla nuova manovra.