Consob blocca Ops Unicredit su Banco Bpm, nuova scadenza

La proroga di 30 giorni voluta dall'autorità Consob offre agli azionisti più tempo per valutare l’adesione all’Ops di Unicredit su Banco Bpm

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

La Consob ha sospeso oggi per 30 giorni l’Offerta pubblica di scambio (Ops) di UniCredit su Banco BPM, prorogando il termine dall’originario 23 luglio al 21 agosto. È la seconda sospensione (la prima risale a maggio), decisa per fare chiarezza sulle condizioni imposte dal governo italiano tramite golden power.

UniCredit aveva notificato l’offerta a inizio febbraio con l’obiettivo di integrare Banco Bpm nel suo gruppo. Le prescrizioni di Palazzo Chigi – già contestate dal Tar del Lazio – richiedono ora un periodo aggiuntivo per consentire agli azionisti di valutare appieno l’adesione e per permettere al governo di fornire chiarimenti alle autorità europee entro l’11 agosto.

Proroga dell’Ops

Con la delibera del 22 luglio, la Consob ha deciso di estendere di trenta giorni la validità dell’Offerta pubblica di scambio di UniCredit su Banco Bpm, spostando la scadenza dal 23 luglio al 21 agosto 2025.

Si tratta della seconda sospensione nel giro di poche settimane: la prima era intervenuta a maggio in seguito alle incertezze emerse sulle condizioni imposte dal governo attraverso il golden power.

L’obiettivo di questo ulteriore rinvio è garantire che i prospetti informativi riflettano in modo chiaro e completo le prescrizioni statali, concedendo agli azionisti di Banco Bpm più tempo per valutare l’offerta.

Golden power e contenzioso

Il governo italiano ha esercitato il golden power per inserire condizioni stringenti nell’offerta di UniCredit su Banco Bpm, prevedendo l’uscita dal mercato russo, il mantenimento degli sportelli bancari e la tutela del rapporto impieghi/depositi e dei finanziamenti pubblici per i prossimi cinque anni.

Queste prescrizioni, però, sono state messe in dubbio dal TAR del Lazio, che ne ha sospeso alcuni passaggi ritenendo necessario un approfondimento procedurale. Di conseguenza, Palazzo Chigi dovrà fornire entro l’11 agosto alle autorità europee i chiarimenti richiesti, dopodiché Bruxelles deciderà se confermare o modificare le condizioni poste dall’Italia. Solo a quel punto la Consob potrà completare l’esame dell’offerta e confermare definitivamente la sua proroga.

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