Sorpassometro per multare chi supera dove è vietato, cos’è e come funziona il nuovo autovelox

Un nuovo apparecchio per registrare i sorpassi vietati è arrivato sulle strade italiane: ribattezzato "sorpassometro", l'SV3 è un passo avanti rispetto ai sistemi di rilevamento di velocità

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Dove l’autovelox non può nulla, è arrivato il “sorpassometro“. Nella dotaziona di amministrazioni locali e polizie municipali di tutta Italia è entrato ufficialmente l’SV3, un nuovo apparecchio che si aggiunge agli strumenti di controllo sulle violazioni del codice della strada. A differenza degli autovelox e dei tutor, questo dispositivo non si limita a registrare la velocità dei veicoli, ma riesce a filmare i sorpassi nei tratti dove non è consentito superare.

Si tratta di un nuovo ritrovato della tecnologia applicato alla rete viaria già operativo in alcune strade della Penisola, che promette di individuare e abbattere il numero di infrazioni su una delle manovre più pericolose e tra le principali cause di incidenti, come appunto i sorpassi.

Come funziona il “sorpassometro”

Il cosiddetto “sorpassometro” permette di rilevare le manovre proibite grazie al funzionamento combinato di sensori inseriti nell’asfalto e delle telecamere che inquadrano la carreggiata: appena un veicolo ne supera un altro in un tratto in cui vige il divieto, il sistema invia la segnalazione alle autorità un video di 15 secondi dell’intero sorpasso, con i dati del mezzo e tutti quelli necessari alla compilazione del verbale.

Il dispositivo Sv3, però, non potrà essere utilizzato in qualsiasi segmento stradale, ma potrà essere autorizzato dal prefetto soltanto come deterrente dei tratti ad alta incidenza di sinistri, come rettilinei con scarsa visibilità e in prossimità di curve cieche.

Ricevuta la sanzione il proprietario del veicolo può verificare la legittimità dell’impianto controllando la presenza di omologazioni e decreti prefettizi. Si può procedere alla contestazione entro 30 giorni facendo ricorso al giudice di Pace o 60 giorni al prefetto.

Le contravvenzioni

Per questo i sorpassi dove la linea è continua sono previste contravvenzioni e sanzioni pecuniarie a seconda della tipologia di strada: da un minimo di 42 a 173 euro e due punti decurtati dalla patente nei centri urbani, fino a 345 euro su strade extraurbane.

In caso di altre violazioni del codice della strada che possono mettere ulteriormente in pericolo la sicurezza dei viaggiatori, i punti tolti diventano 3, fino ad arrivare -10 punti, la sospensione della patente da 1 a 3 mesi e una multa da 666 euro in caso di sorpasso in prossimità di curve o dossi. La contravvenzione potrebbe anche arrivare oltre i 1.300 euro se fosse accertata la guida contromano nel sorpasso.

Approvato un anno fa, tra i comuni dove è entrato in funzione il “sorpassometro”, a partire dal 4 agosto, c’è Acquappesa, in provincia di Cosenza, piccolo centro sulla strada Statale 18, spesso teatro di incidenti dopo s0rpassi pericolosi, come testimoniato dal sindaco Francesco Tripicchio

Qui, negli anni, sono state accertate numerose infrazioni e si sono verificati incidenti stradali, anche con conseguenze gravi. È un punto che in entrambe le direzioni offre agli automobilisti la tentazione per sorpassi, ma anche per uscite spericolate dalla Statale

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