Payplug si unisce a Dalenys. Mirella Bengio a QuiFinanza: “Diventeremo leader europei nei pagamenti”

Dopo una forte crescita negli ultimi anni, Payplug si allea con Dalenys. Le due società annunciano un rebranding e un nuovo posizionamento rivolto sia ai piccoli business che alle grandi aziende

Pubblicato: 3 Ottobre 2022 10:56

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Una nuova, grande, realtà si affaccia sul mercato dei pagamenti, pronta a rivoluzionarlo. Payplug, la soluzione di pagamento con carte di credito online e multicanale per le PMI, si unisce al player francese Dalenys, partner di pagamento privilegiato dai grandi nomi dell’e-commerce, come Payplug parte del Groupe BPCE, il secondo più grande gruppo bancario francese.

Payplug è una soluzione di pagamento con carte di credito online e multicanale per PMI, grandi aziende e fintech, con oltre 400 collaboratori, che accompagna 20mila esercenti in tutta Europa.

Payplug e Dalenys insieme

La nuova entità prende il nome di Payplug e diventa sia una soluzione di pagamento sia un acquirer con una vasta esperienza nell’intera catena dei pagamenti, in grado di raccogliere i dati necessari per attuare una strategia di pagamento personalizzata per ciascun esercente.

Un’operazione che arriva dopo anni di forte crescita per Payplug, che dal 2019 a oggi ha visto crescere il fatturato del 100% anno su anno, e che permetterà alla società di raddoppiare l’organico aziendale, da 150 a 400 collaboratori, e di offrire sempre più soluzioni semplici, smart e sicure.

Payplug e Dalenys, fintech entrambe approvate come Istituti di Pagamento dall’ACPR Banque de France, parte di BPCE Digital Payments, il nuovo dipartimento dedicato alle competenze in materia di pagamenti, digitale e dati, danno così vita a un nuovo attore con esperienza e competenze a tutti i livelli della filiera dei pagamenti: dall’esperienza di acquisto alla gestione del conto fino all’acquisizione, capace di intercettare e soddisfare le esigenze in continua evoluzione degli esercenti e dei loro clienti.

Con l’ambizione di ridefinire il benchmark delle prestazioni di pagamento per oltre 20mila clienti delle due società, dalle PMI (Ecobaby e Flobflower) ai grandi gruppi (Maisons du Monde, Veepee, Interflora), e per fintech, giochi online e viaggi.

Rebranding per Payplug

Payplug ha anche annunciato il rebranding e il rinnovamento della taglineLa soluzione creata per il successo e pensata per la semplicità. Dai forza ai tuoi pagamenti”, sottolineando come i propri prodotti vengano concepiti con l’obiettivo di ottimizzare e semplificare al massimo l’esperienza dei clienti.

“Con 400 talenti sotto il marchio Payplug e l’ambizione di assumere più di 50 nuovi dipendenti entro la fine del 2022, questa alleanza mira a creare un leader nel mercato dei pagamenti in Europa e un attore globale nel Paytech, capace di accompagnare qualsiasi merchant nella costruzione e nel miglioramento delle proprie strategie di pagamento, dai piccoli business alle grandi realtà corporate”, dichiara Antoine Grimaud, co-fondatore e CEO di Payplug.

Con l’unione delle forze di Payplug e Dalenys, Groupe BPCE ha compiuto un passo importante nella sua strategia di offrire agli esercenti, un’alternativa europea leader nella digitalizzazione del commercio. Con le sue competenze combinate e i suoi 400 dipendenti, la nuova Payplug rafforza ulteriormente la sua rilevanza nel mercato dei pagamenti e può sfruttare appieno le sinergie con tutte le competenze di BPCE Digital & Payments, sempre con gli stessi requisiti di eccellenza e performance”, dice Pierre-Antoine Vacheron, Direttore generale Pagamenti di Groupe BPCE.

“Entrambe le società fanno parte del Groupe BPCE: combinando queste due fintech specializzate nei servizi di pagamento, il Groupe BPCE sta creando un operatore leader con maggiori capacità industriali, di innovazione e competenze complementari” spiega a QuiFinanza Mirella Bengio, Channels and Strategic Partnerships Manager di Payplug Italia.

“Si tratta di un’unione operativa che si inserisce in un contesto in cui le aspettative di pagamento dei consumatori finali si stanno moltiplicando: dalla possibilità di effettuare pagamenti integrati, fino ai pagamenti rateali garantiti e ai pagamenti mobile attraverso Apple Pay o Google Pay. La decisione di unire le forze con Dalenys è stata quindi dettata dall’obiettivo di diventare leader nel settore dei pagamenti digitali in Europa, e di offrire ai clienti un servizio sempre più efficace che possa rispondere alle singole esigenze”.

Mirella Bengio, perché avete scelto proprio Dalenys per questa operazione?

Grazie al suo status di acquirer e Payment Service Provider, Dalenys possiede un’esperienza unica nei flussi finanziari e nei dati di pagamento. In particolare, il valore aggiunto di questa unione sta nella capacità del team di analizzare i dati di pagamento grazie all’expertise della società e al possesso di strumenti adatti per poterli monitorare. Inoltre, lavorando con i principali brand di vendita al dettaglio, Dalenys gode di una solida reputazione per le prestazioni di accettazione dei tassi in Europa. Attraverso l’unione di queste due fintech specializzate nei servizi di pagamento, è nata una nuova realtà all’interno del mercato che vanta capacità di innovazione e competenze complementari. Infatti, grazie al nuovo team di 400 persone che lavorano insieme, alle competenze nel settore dei pagamenti digitali e alla conoscenza dell’ecosistema locale e dei partner, la nuova Payplug è in grado di garantire servizi che permettono agli esercenti di crescere, espandersi e aumentare le vendite. L’unione è stata una scelta naturale: siamo infatti accomunate dagli stessi valori e i nostri esercenti hanno esigenze complementari: grandi aziende e PMI, commercio online e in negozio.

Quali sono le partnership più rilevanti della nuova realtà?

Payplug può contare su un sistema di oltre 800 partner: CMS – PrestaShop, Shopify, Magento, Storeden -, agenzie web – Hostinato, Noname e Kotuko – e soluzioni di commercio ed e-commerce – isendu, Agicap, Zendesk -. La nuova realtà, inoltre, possiede oltre 20.000 clienti delle due società: da note aziende come Melluso e Ducati Milano ai grandi gruppi quali Maisons du Monde, Veepee e Interflora.

Nel vostro processo di espansione che ruolo ha il mercato italiano?

Il mercato italiano continua ad essere il mercato di riferimento per l’espansione di Payplug su scala internazionale. Un processo di crescita che andrà di pari passo con quello del “New Payplug”, che tra il 2021 e il 2022 ha visto raddoppiare il team in Italia. Per raggiungere questo traguardo vogliamo continuare a potenziare la rete di partnership con le realtà che sviluppano soluzioni digitali in ottica di rispondere ai bisogni di piccoli e medi esercizi commerciali, grandi realtà, e fintech italiane. Crediamo che questa unione ci consentirà di soddisfare le esigenze dei principali player italiani, aiutandoli crescere in questa nuova era per i pagamenti, grazie all’esperienza dei nostri team – dall’analisi dei dati fino alla gestione delle frodi – e al lancio di nuove funzionalità adattate alle esigenze attuali dei commercianti.

E le prospettive future?

L’ambizione è quella di posizionare Payplug come fintech leader nel mercato europeo dei pagamenti digitali. Vogliamo continuare a supportare i commercianti a 360°, facendoci carico delle complessità di integrazione dei sistemi di pagamento nelle piattaforme e nei siti e-commerce continuando a migliorarne i processi, così che i merchant abbiano la possibilità di sfruttare al meglio tutte le opportunità che il mercato offre. Inoltre, vogliamo offrire ai commercianti tutti gli strumenti che consentono loro di raggiungere i propri obiettivi, semplificando le operazioni sia per loro stessi che per i loro clienti, attraverso un’esperienza di pagamento semplice ed efficace. Continueremo quindi a sviluppare nuove funzionalità a partire da nuovi metodi di pagamento alternativi – un fattore chiave di differenziazione – rendendoli facili da usare e monitorare. Infine, entro la fine dell’anno, abbiamo l’obiettivo di inserire altre 50 risorse all’interno nel nostro organico.

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