Codice tributo 3850 nel Modello F24: ecco di che si tratta

Il codice tributo 3840 serve per pagare i diritti camerali dei contribuenti iscritti presso il Registro delle Imprese. Deve essere versato ogni anno

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

A cosa serve un codice tributo? Attraverso questo particolare identificativo si va ad identificare il tipo di imposta che il contribuente sta pagando attraverso un Modello F24. Il codice tributo 3850 serve per effettuare il versamento del diritto camerale.

Devono versare il diritto camerale tutti i soggetti che risultino essere iscritti presso il Registro delle Imprese. Questo obolo deve essere pagato ogni anno alla Camera di Commercio di competenza, che risulta essere quella della provincia o circoscrizione nella quale l’impresa ha la propria sede sociale.

Ma cerchiamo di capire in quale modo debba essere pagato il diritto camerale e, soprattutto quando deve essere utilizzato il codice tributo 3850.

Codice tributo 3850: come si effettua il pagamento

La corretta compilazione del Modello F24 è un momento particolarmente delicato per i contribuenti e spesso si può avere a che fare con codici a noi sconosciuti. Tra questi c’è il codice tributo 3850, di cui forse finora non avevate sentito ancora parlare. Si tratta di un codice da utilizzare per disporre il pagamento del diritto camerale che ogni impresa, iscritta o annotata nel Registro delle Imprese, è tenuta a versare alla Camera di Commercio nella cui circoscrizione territoriale è situata la propria sede legale. Ricordate, inoltre, che la suddivisione delle Camere di Commercio è fatta su base provinciale.

Il versamento del diritto camerale va eseguito con il modello F24 in un’unica soluzione. Per prima cosa è bene andare a indicare nella specifica sezione il codice tributo 3850. Onde evitare di commettere errori nella compilazione del modulo, bisogna stare attenti anche ai passaggi successivi, ossia:

  • riportare negli appositi spazi, il codice fiscale, i dati anagrafici e il domicilio fiscale;
  • indicare nello spazio riservato al Codice ente locale, nella Sezione IMU e altri tributi locali, la sigla automobilistica della provincia della Camera di Commercio destinataria del versamento;
  • indicare nelle apposite colonne il codice del tributo che si versa (codice 3850) e l’anno a cui si riferisce il versamento;
  • inserire nello spazio Importi a debito versati l’importo dovuto complessivamente dall’impresa, derivante dalla somma dell’importo previsto per la sede e l’importo relativo alle unità locali, presenti nella stessa provincia italiana.

Ciò significa che le imprese con unità locali in province diverse devono compilare più righe del modello, specificando la sigla di ciascuna provincia e l’importo complessivo da pagare per ogni singola Camera di Commercio.

Il termine per il pagamento del diritto annuale coincide con quello per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi. Occhio però alle truffe: ricordate che il versamento del codice tributo 3850 non si effettua con bollettini postali o simili, ma esclusivamente con la compilazione del Modello F24.

Il ravvedimento operoso per il codice tributo 3850

Anche per il versamento del codice tributo 3850 è possibile procedere con il ravvedimento operoso nel caso in cui vengano effettuati dei versamenti carenti, omessi o tardivi. I contribuenti interessati hanno la possibilità di sanare la differenza entro un anno dalla scadenza. Nel momento in cui si ha intenzione di usufruire dello strumento del ravvedimento operoso, sul Modello F24 devono essere utilizzati i seguenti codici tributo:

  • 3851: deve essere utilizzato per gli interessi per l’omesso o il tardivo versamento del tributo;
  • 3852: deve essere utilizzato per le sanzioni per omesso o tardivo versamento del tributo, ed è pari al 3% del versamento.