Plusvalenze, lo scandalo si allarga: nuove società coinvolte

Si allarga a macchia d’olio lo scandalo sulle false fatturazioni e i valori gonfiati dei calciatori: indagati altri esponenti di spicco del calcio italiano

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Federico Casanova

Giornalista professionista

Giornalista professionista. Ha lavorato con Mediaset, AGTW, Gazzetta di Parma, Resto del Carlino e Virgilio Notizie. Addetto stampa per diverse campagne elettorali locali e nazionali.

Sono giornate febbrili nel mondo del calcio per le tante inchieste giudiziarie che stanno arrivando ad un punto di svolta. Dunque, oltre ai molti impegni sul campo tipici di questa seconda parte di stagione (con Milan, Inter e Napoli impegnate in Champions League, Juventus e Roma in Europa League e la Fiorentina in Conference League, oltre ai classici match di campionato e Coppa Italia), diverse società di vertice – e non solo – sono alle prese con avvocati e carte bollate per la presenza di molteplici filoni attinenti alla giustizia sportiva.

Tutti conosciamo la vicenda che ha coinvolto la Vecchia Signora nella fase finale del 2022, con il procuratore federale Giuseppe Chiné che ha emesso il verdetto di colpevolezza per il club bianconero sul cosiddetto caso plusvalenze: 15 punti di penalizzazione da scontare nella competizione corrente e deferimenti a raffica nei confronti di molti ex dirigenti di spicco (tra cui l’ex presidente Andrea Agnelli e il suo vice di allora, Pavel Nedved). Questi volti – assieme ad altri 6 – sono gli stessi che in queste ore vengono citati dalla stessa procura della Figc anche per la vicenda delle manovra stipendi, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.

Plusvalenze e false fatturazioni, indagati i vertici di Lazio, Roma e Salernitana

Ma la galassia di avvisi di garanzia e provvedimenti che sta svilendo in maniera irrimediabile la credibilità dell’odierna classe dirigente del calcio nostrano non riguarda soltanto la società torinese e i suoi rappresentanti. È proprio di questi giorni infatti la notizia che riguarda il coinvolgimento di Lazio, Roma e Salernitana nei diversi rami d’inchiesta sulle plusvalenze irregolari nell’ambito delle operazioni di calciomercato. Come successo anche alla stessa Juventus nel procedimento Prisma, ad occuparsi di queste vicende non sono i magistrati sportivi, bensì quelli ordinari che operano nei tribunali civili e penali.

In particolare, le possibili azioni illecite messe in atto per falsificare i bilanci e spalmare i debiti in un arco temporale pluriennale (ipotesi ancora tutte da verificare, ma su cui gli inquirenti stanno indagando) sono finite sui tavoli della Procura di Tivoli, titolare per Lazio e Salernitana, e della Procura di Roma, che sta approfondendo la situazione dei giallorossi. I nomi iscritti nel registro degli indagati sono tutti di spicco: tra gli altri, ci sono Claudio Lotito (presidente dei biancocelesti) e il suo direttore sportivo Igli Tare, ci sono gli attuali proprietari della Roma (gli americani Dan e Ryan Friedkin) e l’ex patron James Pallotta.

Lotito, Tare, Pallotta e non solo: di cosa sono accusati gli indagati del caso plusvalenze

Le stagioni finite sotto osservazione sono 4, ossia quelle tra il 2017 e il 2021. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport e dal Corriere della Sera, la valutazione sproporzionata di alcuni giocatori in sede di compilazione del bilancio avrebbe dato il via all’emissione di fatturazioni gonfiate che avrebbero contribuito a falsificare il valore del patrimonio delle società sportive coinvolte. Un meccanismo ormai noto a chi si occupa di queste pratiche, con la consapevolezza che un ruolo spesso determinante lo potrebbero aver ricoperto anche i procuratori e gli agenti dei calciatori interessati.

Nel frattempo, le energie delle 3 squadre sono concentrate anche sul rettangolo di gioco, dove il tour de force tra aprile e maggio determinerà successi e fallimenti della stagione in corso. Se la Lazio veleggia al secondo posto in Serie A grazie ad una condizione fisica straripante degli uomini di Maurizio Sarri (con tutte le partite visibili in esclusiva solo su DAZN), la stessa cosa non si può dire per gli uomini di Josè Mourinho (che stanno lottando per il 4° posto e per la qualificazione alle semifinali di Europa League) e per la Salernitana (che deve ancora conquistare diversi punti salvezza determinanti per evitare la retrocessione in Serie B).