Sono passati tre mesi dal furto dell’orologio subito da Charles Leclerc a Viareggio, un colpo da due milioni di euro ai danni del pilota monegasco, e le indagini proseguono per cercare di dare un nome e un volto agli autori del gesto. Il pilota Ferrari sa bene che ritrovare il suo Richard Mille Rm 67-02 sarà quasi impossibile, ma spera che dal lavoro degli inquirenti possano essere ricostruiti tutti i movimenti che il prezioso orologio ha fatto negli ultimi mesi.
Dalle ultime notizie che arrivano dalle forze dell’ordine sembra che il cronografo abbia fatto tappa per diverse settimane a Napoli, prima di partire alla volta della Spagna dove, con molta probabilità, sarebbe stato rivenduto.
Orologio Leclerc, che fine ha fatto
Vi avevamo raccontato del furto subito il 18 aprile 2022 da Charles Leclerc, ma quanto emerge dalle indagini permette di delineare un quadro un po’ più chiaro degli eventi accaduti a Viareggio. Stando a quanto riferito da Il Mattino, a mettere a segno il colpo a Pasquetta sarebbero stati tre napoletani pregiudicati specializzati in questo tipo di colpi realizzati “in trasferta”. I tre, dopo aver sfilato dal polso del pilota monegasco il prezioso cronografo rosso Ferrari, sarebbero poi ripartiti alla volta del capoluogo campano per cercare di far perdere sin da subito le tracce.
Le indagini, grazie ad alcuni informatori inseriti negli ambienti della criminalità locale, sono giunte a ricostruire vari passaggi della vicenda e a spiegare dove si trova ora il cronografo. I tre avrebbero infatti provato a vendere l’orologio a Napoli, rivolgendosi a un esperto ricettatore che ha base tra il Cavone e i Quartieri Spagnoli e che tratta prodotti di lusso rubati. Ma anche per lui un orologio da due milioni di euro era troppo da piazzare.
Il ricettatore, secondo quanto emerge dal lavoro degli inquirenti, avrebbe reputato rischioso l’affare data la visibilità del proprietario e la riconoscibilità dell’orologio (firmato dalla casa madre con tanto di dedica all’altezza della cassa). Ecco allora che i tre avrebbero deciso di lasciarlo in Campania per un periodo e poi lo avrebbero fatto arrivare fino in Spagna.
Qui si concentrano ora le indagini degli inquirenti, che ipotizzano che il cronografo sia già stato venduto a un prezzo nettamente inferiore rispetto alla sua valutazione, circa 200mila euro incassati.
Il prezioso cronografo del ferrarista
L’orologio rubato a Charles Leclerc a Viareggio, come abbiamo ricordato, ha un valore di mercato di circa 2,1 milioni di euro. È stato infatti questo il costo battuto all’asta per il prototipo di un modello simile a quello vestito al polso del monegasco.
Si tratta di un Richard Mille 67-02, un cronografo unico nel suo genere che viene realizzato con materiali di alto livello e resistenza, come il titanio grado 5 e con il cinturino più leggero mai creato dal marchio, per un peso totale di appena 32 grammi. La casa Richard Mille è tra l’altro uno degli sponsor di punta di Ferrari e del pilota monegasco classe 1997 che quest’anno, più che mai, sogna di poter conquistare il titolo Mondiale in Formula Uno col Cavallino Rampante che è tornato a sorridere grazie alle super prestazioni della nuova F1-75.