Il campionato di calcio di Serie A è ancora in corso e quest’anno in particolare si concluderà piuttosto tardi, data l’assenza di impegni per le nazionali fino a fine giugno (e visti i due mesi di sosta tra novembre e dicembre per lo svolgimento dei Mondiali in Qatar). In Italia però – a differenza degli altri 4 grandi tornei dell’Europa occidentale, dove le cose sono ancora in bilico (in particolare in Inghilterra e in Germania) – lo scudetto della stagione 2022/23 è già finito nella bacheca del Napoli. Si tratta della terza volta in assoluto nella storia della squadra partenopea, che per risalire ai precedenti successo deve scomodare quel mostro sacro di Diego Armando Maradona.
C’è da scommettere che i tifosi azzurri – così come i calciatori e i dirigenti – continueranno a festeggiare ancora a lungo, com’è giusto che sia in una situazione così unica. Eppure, se c’è anche solo un fattore che rischia di smorzare gli entusiasmi nel capoluogo campano, questo riguarda il futuro dell’allenatore. Quel Luciano Spalletti su cui permangono grandi dubbi per quanto riguarda il futuro, visto che il suo contratto in scadenza non è ancora stato rinnovato.
Dubbi sul futuro di Luciano Spalletti al Napoli: cosa sta succedendo
Prima di dare il via libera al prolungamento dell’accordo che lo lega al club, il tecnico toscano – originario di Certaldo, splendido borgo vicino a Firenze, nel cuore della Val d’Elsa, dove ancora oggi risiede e gestisce una rinomata azienda di vini – ha voluto fissare una serie di incontri con il presidente Aurelio De Laurentiis. I temi sul banco sono due ed entrambi paiono imprescindibili per convincerlo a restare: il primo, più vincolante, è legato alle prospettive della società per quanto riguarda la prossima campagna acquisti, mentre il secondo è quello relativo all’ingaggio.
La notizia della probabile partenza del direttore sportivo Cristiano Giuntoli (che tutte le indiscrezioni danno per certo alla Juventus) ha fatto perdere il buon umore a Luciano Spalletti, che ora vuole vederci chiaro. Quale sarà la rosa su cui potrà contare il prossimo anno? Assieme al ds partiranno anche i pezzi pregiati della squadra? Le avances provenienti dall’Inghilterra e indirizzate al centravanti Victor Osimhen sono note a tutti, così come quelle della Bundesliga per il leader difensivo Kim Min Jae. Se dovessero partire tra luglio e agosto, le ambizioni del Napoli subirebbero inevitabilmente un ridimensionamento, nonostante le rassicurazioni della proprietà.
Spalletti rimarrà al Napoli? Il nodo dell’ingaggio
Infine il nodo dello stipendio. Ad oggi Luciano Spalletti guadagna 2,8 milioni di euro l’anno. La richiesta avanzata alla dirigenza partenopea da parte del suo entourage è quella di un ritocco a quota 4,5 milioni di euro a stagione. Al momento, anche se non ci sono notizie ufficiali, pare però che la prima proposta giunta sul tavolo dell’allenatore sia di 3,5 milioni di euro annui. C’è da trattare dunque, ma come si diceva non pare essere questo lo scoglio insormontabile della trattativa.
Anche qualora la società decidesse di accontentare la domanda economica ricevuta, il tecnico rimarrebbe comunque fuori dal podio degli allenatori più pagati della Serie A: se il primo posto di José Mourinho (8 milioni di euro l’anno dalla Roma) e il secondo di Massimiliano Allegri (il contratto con la Juve prevede 7,5 milioni di euro a stagione) paiono inarrivabili, il terzo gradino occupato da Simone Inzaghi (che ogni anno percepisce 5 milioni di euro dall’Inter) diventerebbe alla portata. Discorsi che lasciano il tempo che trovano, anche perché il Napoli deve comunque fare bella figura nelle ultime gare di campionato, prima della festa scudetto fissata per l’ultima giornata in casa contro la Sampdoria (visibile in esclusiva solo per gli abbonati alla piattaforma DAZN).