Non è una vera e propria sanzione, ma di certo è uno sgarbo per la Russia e la notizia è che arriva dal mondo del calcio. Lo stesso che nel 2018 aveva concesso al Paese di Vladimir Putin di organizzare un Mondiale (quello a cui l’Italia non si era qualificata, perdendo il playoff con la Svezia). Allora era stata la Fifa a scegliere la Russia come organizzatore della Coppa del Mondo. Oggi, invece, la UEFA, massima istituzione europea, le sottrae la sede della finale della Champions League prevista per il prossimo sabato 28 maggio 2022 alla Gazprom Arena di San Pietroburgo.
Il motivo di questa decisione risiede come ovvio nella guerra che il capo del Cremlino ha deciso di intraprendere contro l’Ucraina con l’invasione iniziata all’alba di giovedì mattina e che nel corso di queste ore non sembra volersi arrestare, nonostante i molteplici tentativi delle potenze mondiali e le pesanti sanzioni inflitte dai leader europei, a cominciare dall’interruzione del progetto del gasdotto Nord Stream 2 da parte della Germania.
Finale di Champions League, Russia esclusa: quale città è stata scelta come nuova sede
Come riferito dal presidente in carica Alexsander Ceferin tramite i canali social ufficiali della federazione, i vertici della UEFA hanno convocato una riunione d’emergenza del proprio Comitato esecutivo per la mattinata di venerdì 25 febbraio, alle ore 10, e hanno discusso della possibile reazione che ci si attendesse dal mondo del calcio in merito agli ultimi avvenimenti. E così, dopo alcune ore di summit, è stata fatta la scelta di spostare la sede della finale di Champions League: non si giocherà più in Russia, a San Pietroburgo.
Tra le città che si sono candidate a sostituirla c’erano anche Londra e Milano. Tra l’altro la metropoli italiana, presso lo stadio Giuseppe Meazza di San Siro, aveva già ospitato durante lo scorso ottobre le finali della Nations League e l’atto conclusivo dell’edizione 2015-2016 della Champions League, ma questo non è bastato. Dopo un’accesa discussione e una serie di telefonate con le federazioni nazionali, alla fine a spuntarla è stata la Francia: la finale del prossimo 28 maggio verrà disputata a Parigi, presso il prestigioso Parco dei Principi.
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Finale di Champions League, Russia esclusa: la reazione di Putin
“La UEFA desidera esprimere il proprio ringraziamento e apprezzamento al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, per il suo sostegno personale e il suo impegno nel trasferire la partita più prestigiosa del calcio europeo per club in Francia in un momento di crisi senza precedenti. Assieme al governo francese, la UEFA sosterrà pienamente gli sforzi in atto per garantire il soccorso ai calciatori e alle loro famiglie in Ucraina, dove affrontano terribili sofferenze umane, distruzione e sfollamento”, ha riferito Alexsander Ceferin.
Ma qual è stata la reazione di Vladimir Putin? Il capo del Cremlino ha risposto tramite una nota diffusa dalla Casa Bianca di Mosca in cui ha definito lo spostamento della sede da San Pietroburgo a Parigi una “vergogna”. Ma non è tutto: la UEFA ha imposto anche alle Nazionali di calcio di Russia e Ucraina di svolgere in campo neutro le prossime gare di qualificazione ai Mondiali in Qatar.