Matteo Berrettini e Jannik Sinner sono due pepite d’oro. Per il tennis italiano, per l’industria sportiva e per le aziende. Stanno rispolverando record, stanno facendo innamorare un Paese intero, stanno attirando un interesse mai conosciuto dallo sport della racchetta nei tempi moderni. La domanda, a questo punto, è la seguente: quanto valgono a livello commerciale? La stima calcolata dalla Gazzetta dello Sport è di circa 5 milioni di euro complessivi annui.
Vengono conteggiati i contratti di sponsorizzazione con le relative propaggini digitali, escludendo i premi nei tornei (nel 2021 Berrettini ha incassato 2,9 milioni di euro, Sinner poco più di 2). I social infatti danno una prima idea del fenomeno. A gennaio 2021 i due tennisti avevano più o meno lo stesso seguito su Instagram: 271mila follower Berrettini, 234mila Sinner. Adesso il primo è schizzato a 1,1 milioni, il secondo ha raddoppiato a quota 531mila.
Matteo Berrettini, tutti i numeri
Berrettini ha capitalizzato l’anno super culminato con la finale di Wimbledon presentandosi all’inizio di questa stagione con un nuovo sponsor tecnico, Hugo Boss, e le scarpe Asics, mentre sulla manica campeggia il marchio Red Bull. La multinazionale dei profumi ha quantomeno raddoppiato (400- 500mila euro) il corrispettivo del precedente partner Lotto e, soprattutto, ha deciso di entrare nel mondo del tennis individuando in Matteo l’atleta di punta.
Gli altri due partner sono al fianco del tennista ormai da qualche anno e hanno già contribuito notevolmente ad accrescere le sue ricchezze. Ma tutto fa pensare che il contratto con Berrettini sia stato rivisto alla luce degli straordinari meriti sportivi. In totale, Berrettini vale circa 2 milioni di euro annui in termini commerciali e il trend è in continua crescita.
Jannik Sinner, tutti i numeri
La parabola di Sinner ha invece seguito una traiettoria diversa. Classe 2001 (più giovane di Berrettini di 5 anni), l’entusiasmo nei suoi confronti era già esploso nel 2020 con la corsa delle aziende ad accaparrarsi i diritti d’immagine di un predestinato, percepito dal pubblico e dal mercato come un potenziale numero 1 del tennis mondiale.
Oltre agli sponsor tecnici Nike e Head, Sinner vanta una lunga lista di partner: da Lavazza a Rolex, da Technogym al Parmigiano Reggiano, e poi ancora Alfa Romeo, Fastweb, Gucci, Intesa San Paolo, Panini (in primavera uscirà anche un fumetto che lo vede protagonista). Nel complesso, il valore commerciale dell’altoatesino si aggira sui 3 milioni di euro annui.
Le prospettive per il futuro
E adesso? Le prospettive sono di un’ulteriore crescita per tutti e due, di nuovi step da raggiungere. Il segreto sta nella costanza di rendimento perché, per le aziende sponsor è fondamentale la continuità dell’esposizione soprattutto nei grandi tornei. Poter mostrare il marchio nella seconda settimana degli Slam alza drasticamente il livello dell’interesse e dell’audience.
Considerato che il tennis non è uno sport di massa come il calcio (che pure vive le sue serie difficoltà), avere la possibilità di agganciare nuovi tifosi grazie ai risultati è un valore aggiunto per gli investitori. Nel caso specifico di Berrettini e Sinner c’è un ulteriore vantaggio. Sono due personaggi ben differenziati, due figure complementari per il mercato, che non vanno in sovrapposizione per i brand. Il futuro ha tutta l’aria di essere roseo.