Dopo essersi vista sfumare dalle mani la possibilità di alzare al cielo la Coppa Italia, con l’Inter che ha vinto il trofeo nella speranza di piazzare il tanto ambito double con la Champions League, la Fiorentina sogna in grande con un’altra finale alle porte. Mercoledì 7 giugno 2023, all’Eden Arena di Praga, andrà in fatti in scena la finale di Conference League tra la Viola e il West Ham, capitolo conclusivo di una competizione che l’anno scorso premiò la Roma di Mourinho.
Si tratta della terza competizione Uefa dopo Champions ed Europa League, un trofeo che ha però molta importanza dal punto di vista del palmares e anche, e diciamo anche soprattutto, economico. A quanto ammonta, infatti, la possibile vittoria della Fiorentina in Conference?
Il premio per la Conference League
Dopo avervi parlato del mancato introito per la vittoria della Coppa Italia andato all’Inter, la Fiorentina e i tifosi della Viola si sfregano le mani nella speranza di conquistare il trofeo della Conference League e l’ambito bottino finale. C’è da dire, a scanso di equivoci, che i toscani hanno già in tasca 10,37 milioni, soldi che però potrebbero raddoppiare in caso di successo a Praga.
Infatti, come avviene anche per la Champions League, le 32 squadre qualificate alla fase a gironi di Conference League ricevono in premio una quota di iscrizione di 2,94 milioni di euro a cui successivamente si aggiungono diverse voci. Una di queste è quella relativa ai coefficienti Uefa in base al ranking decennale, da cui per esempio la Fiorentina ha fruttato 1,29 milioni di euro.
A questi va aggiunto il market pool, ovvero una quota distribuita dall’Uefa che varia per ciascun club in base a un valore proporzionale del proprio mercato televisivo. Gli introiti restanti dipendono dal cammino nella competizione, suddiviso in questo modo:
- Vittoria partita ai gironi: 500.000 euro;
- Pareggio partita ai gironi: 166.000 euro;
- Vittoria girone: 650.000 euro;
- Seconda posizione nel girone: 325.000 euro;
- Qualificazione spareggi: 300.000 euro;
- Qualificazione ottavi: 600.000 euro;
- Qualificazione quarti: 1 milione di euro;
- Qualificazione semifinali: 2 milioni di euro;
- Qualificazione finale: 3 milioni di euro;
- Vittoria finale: 2 milioni di euro.
Numeri alla mano quindi, la Fiorentina oltre alla classica quota di iscrizione di 2,94 milioni per la partecipazione ai gironi e quella citata del ranking, ha incassato 2 milioni per le vittorie nei gironi (quattro, da 500mila euro ciascuna) e 166.000 euro per un pareggio nei gironi. Si sono poi aggiunti 300.000 euro per la vittoria agli spareggi contro il Braga, poi agli ottavi sono arrivati 600.000 euro, ai quarti 1 milione e la qualificazione alle semifinali altri 2. Il match contro il West Ham vale già 3 milioni e in caso di successo sarebbero 2 in più.
Premio totale? Ben 20 milioni nel caso in cui la Fiorentina alzasse al cielo di Praga la Conference League per mantenere il trofeo ancora una volta in Italia.
Now TV propone in streaming il grande calcio della Serie A, di Champions, Europa e Conference League
Non solo soldi
Ma a dir la verità, a parte i 20 milioni che possono fare comodo alla Fiorentina e alla società in sede di mercato, la finale di Conference League ha tanti altri significati. Per la Viola, infatti, si tratterebbe del ritorno al successo internazionale dopo 62 anni, col trionfo in Coppa delle Coppe contro i Rangers decisa dai gol di Milan e Hamrin tra l’andata e il ritorno della competizione.
E in caso di successo in finalissima, che potrà essere vista in diretta streaming su Dazn e in chiaro su Tv8, la Fiorentina conquisterebbe l’accesso alla prossima Europa League nonostante i risultati in campionato l’abbiano vista chiudere all’ottavo posto.