Scostamento di bilancio, sì del Senato: cosa succede adesso

L'Aula ha approvato lo scostamento di bilancio per 25 miliardi di euro: 170 voti a favore, tutto il centrodestra si è astenuto

Via libera del Senato allo scostamento di bilancio con 170 voti a favore (la soglia era 161), a fronte di 4 contrari e dell’astensione di tutto il centrodestra (133). In aula è intervenuto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha dichiarato come lo scostamento e il Programma nazionale di riforma (Pnr) rappresentino gli sforzi che il governo sta effettuando “per rendere la ripresa duratura e sostenibile”. Il titolare del Mef ha aggiunto che il decreto agosto sarà varato la prossima settimana.

Scostamento di bilancio: come saranno usati i 25 miliardi

Quello appena votato in Senato è il terzo scostamento di bilancio dall’inizio dell’emergenza coronavirus, per un valore di 25 miliardi. Il ministro Gualtieri ha annunciato che serviranno per la copertura finanziaria del decreto agosto. Ecco come saranno utilizzati:

  • aumento della cassa Covid;
  • più investimenti, soprattutto al Sud;
  • proroga degli ammortizzatori sociali in atto (cig, assegno di disoccupazione, blocco licenziamenti, proroga di scadenze fiscali, pignoramenti e cartelle esattoriali);
  • aiuti a turismo e spettacolo;
  • messa in sicurezza delle scuole in vista dell’imminente riapertura;
  • lotta all’evasione fiscale;
  • adeguamento delle pensioni di invalidità.

La prossima settimana si vota il decreto agosto

Il decreto agosto sarà invece varato la prossima settimana, lo ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Le maggiori risorse, ha spiegato il ministro, saranno utilizzate per intervenire prioritariamente su occupazione, fisco e liquidità, enti territoriali, istruzione e altre misure generali e settoriali a sostegno della crescita.

Gualtieri, per quel che riguarda il Pnr, ha aggiunto che sarà prorogata la moratoria sui mutui in scadenza a settembre. L’obiettivo del ministro è di portare gli investimenti pubblici al di sopra del 3% del Pil. Ha anche ricordato che con i 100 miliardi messi in campo con i tre scostamenti di bilancio, circa 35 miliardi sono andati e andranno al lavoro e agli ammortizzatori sociali. Più di 40 per le imprese, più di 12 per le Regioni ed enti territoriali e più di 11 per sanità scuola e servizi sociali.