Via le commissioni sui micropagamenti con carta: il piano del governo

Allo studio dell'esecutivo un'altra soluzione da introdurre nel "Piano cashless" per favorire l'utilizzo della moneta elettronica e combattere l'evasione

Il governo punta tutto sul cosiddetto “Piano cashless” per combattere l’evasione fiscale sulle spese quotidiane e convertire il più possibile i pagamenti in contanti in transazioni digitali. Per raggiungere l’obiettivo sono allo studio diverse possibilità tra le quali azzerare le commissioni per i micropagamenti fino a 5 euro oppure addirittura fino a un importo di 25 euro.

Via le commissioni sui micropagamenti con carta: i bonus cashback

Tra le soluzioni l’esecutivo ha già previsto un bonus fino a 300 euro restituiti per chi fa una spesa con moneta elettronica di massimo 3mila euro, e un superbonus: un premio di 3mila euro per i primi 100 mila cittadini che avranno usato più volte le carte per effettuare i pagamenti. Non conterà in questo caso quanto si è speso ma quante operazioni sono state fatte tramite la carta.

I cosiddetti “cashback” da 300 euro e “super-cashback” da 3000 sono previsti, se i decreti attuativi del ministero dell’Economia arriveranno in tempo, a partire dal primo dicembre. Per i due bonus è stato messo a disposizione un fondo di un miliardo e settecentocinquanta milioni per il 2021, quasi metà dei 3 miliardi stanziati per questi incentivi nella manovra dello scorso anno, necessari poi per finanziare il contrasto all’emergenza Covid-19.

Via le commissioni sui micropagamenti con carta: la lotteria degli scontrini

Nell’ambito degli stratagemmi contro l’evasione rientra anche la “lotteria degli scontrini“, anche questa rimandata a causa della pandemia, che vedrà il via libera ufficiale dal primo gennaio del 2021. Il concorso a premi legato all’emissione degli scontrini elettronici prevede estrazioni settimanali, mensili e annuali con premi che vanno dai 5mila ai 5 milioni di euro.

Alla lotteria potranno partecipare tutti cittadini maggiorenni e residenti in Italia che acquistano beni e servizi, da un minimo di un euro, da esercenti che si sono adeguati alla trasmissione telematica degli scontrini, associandoli al proprio “codice lotteria” al momento della spesa.

Via le commissioni sui micropagamenti con carta: abbassato il tetto ai contanti

Nella lotta al sommerso fiscale, infine, dal primo luglio è stato anche abbassato il limite massimo per i pagamenti in contanti da 3mila a 2 mila euro, fino ad arrivare alla soglia di mille euro nel 2022, tornando così ai livelli stabiliti con il dl Salva Italia nel 2011. Sempre il primo luglio è scattato l’obbligo per i professionisti di accettare pagamenti con pos e carta di credito.