Superbonus e bonus edilizi, ci sono novità: ecco quali

L'Agenzia delle Entrate ha aggiornato guida e istruzioni per la detrazione dei crediti in dieci anni. Ecco tutti i passaggi da seguire nell'Area riservata del sito

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Arrivano altre importanti novità per Superbonus e bonus edilizi. Dopo il Decreto Legge 16 febbraio 2023 n. 11 (il cosiddetto Decreto Cessioni), che ha bloccato il meccanismo di cessione del credito, e la legge di conversione (11 aprile 2023, n. 38), arriva anche la modifica della Piattaforma cessione crediti sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Sono state infatti introdotte nuove norme che consentono di ottenere la cessione dei crediti da Superbonus, bonus barriere architettoniche e Sismabonus con una detrazione spalmata in dieci anni (qui abbiamo spiegato cosa fare se l’impresa non finisce i lavori).

Detrazione in dieci anni: come fare domanda

Il Decreto Cessioni ha predisposto la possibilità di allungare la fruizione dei crediti del Superbonus, oggetto di comunicazione entro il 31 marzo 2023, a dieci anni. La guida delle Entrate, aggiornata a maggio, sull’utilizzo della piattaforma della cessione del credito prevede ora una sezione con le istruzioni per scegliere la proroga dell’agevolazione. Le nuove funzionalità inserite consentono di scegliere, tra le varie opzioni, anche la detrazione in 10 anni dei crediti derivati dalla cessione.

Una volta effettuato l’accesso al portale dell’Agenzia delle Entrate, bisognerà cliccare sulla voce “Servizi-Agevolazioni” e da qui “Piattaforma cessione crediti”. L’utente interessata dovrà dunque selezionare la funzione “Ulteriore rateizzazione”, che a sua volta si suddivide in due opzioni:

  • comunicazione
  • interrogazione

Il primo passaggio prevede la scelta della rata originaria da suddividere in dieci anni, da individuare mediante l’anno di riferimento o il codice tributo. Si dovrà poi selezionare il credito e scegliere l’importo da ripartire, che può essere inferiore all’intera somma disponibile. Cliccando su “Conferma” comparirà la suddivisione delle rate in dieci quote annuali. Per accettare il prospetto indicato basterà selezionare la voce “Rateizza”. Per confermare il tutto andrà infine inserito il PIN, se richiesto dal sistema.

Qui trovate tutte le scadenze da rispettare per non perdere il Superbonus nel 2023: cosa è cambiato.

Chi può richiedere la detrazione

La “nuova” versione della Piattaforma cessione crediti può essere utilizzata dai titolari di crediti, cessionari e dai fornitori che hanno applicato lo sconto in fattura. Si potrà “diluire” i crediti derivati dalla cessione in dieci rate solo nei seguenti casi:

  • crediti derivanti dalle comunicazioni delle opzioni per la prima cessione o lo sconto in fattura inviate fino al 31 ottobre 2022;
  • crediti derivanti dalle comunicazioni inviate dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023;
  • comunicazioni inviate fino al 31 marzo 2023 relative al Sismabonus;
  • interventi per l’eliminazione di barriere architettoniche.

Come accennate, la rateizzazione può interessare anche solo una parte del residuo disponibile. Si possono effettuare ulteriori comunicazioni per la rimanente parte del credito e per i crediti maturati in momenti successivi.

Le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Il Fisco ha chiarito che la scelta del prolungamento dell’agevolazione è irrevocabile e che è valida a partire dall’anno successivo a quello di riferimento della rata originaria. L’importo potrà essere utilizzato in compensazione con F24 tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento.

Per utilizzare il credito del Superbonus in dieci anni il contribuente dovrà dunque inoltrare l’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate attraverso la Piattaforma per la cessione del credito. Tutte le istruzioni per eseguire correttamente la procedura sono consultabili nella guida aggiornata all’utilizzo della piattaforma.

Il mercato si è ripreso?

Secondo le associazioni di categoria, l’introduzione del Decreto Cessioni rischia di disincentivare la quinta cessione dei crediti, quella delle banche verso i correntisti non consumatori). Nella loro ottica, il mercato continua a soffrire degli stessi mali.

“Al di là dei proclami e delle false promesse dei rappresentanti del Governo, il blocco della cessione dei crediti non è affatto risolto e ancora oggi le imprese sono immobilizzate e in sempre più seria difficoltà”, affermano gli Esodati del Superbonus.